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Un pezzo di America nel cuore di Roma – La storia di Nicola Ornelli

Immaginate di fare un viaggio oltreoceano, alla scoperta di un territorio iconico, scenografia di innumerevoli film e romanzi che hanno attraversato l’immaginario collettivo di intere generazioni, magari percorrendo la celebre Route 66 che da Chicago arriva a Santa Monica, ad un certo punto trovate immense praterie che vi rimandano alla memoria il Far West, i cowboy in sella ai loro cavalli, i ranch e gli spettacoli di rodeo, tutto questo è il Texas.

Sono le caratteristiche di una zona con una forte identità territoriale e simbolica, molto differente dal resto degli Stati Uniti. Per questo chiamato anche the Lone Star State, lo Stato della stella solitaria, perché la sua bandiera ha una sola stella. Insomma, la differenza dal contesto in ogni cosa.

Tornando al viaggio, immersi nelle immense distese texane, anche la fame prima o poi si farà sentire, e cosa vi viene subito in mente? Un bel pezzo di carne, magari un Black Angus!

Già, la carne, una lunga tradizione che viene da lontano. Dai primi del 900 il Texas si attesta come leader del settore dell’agricoltura e dell’allevamento bovino, fino a diventare il primo produttore ed esportatore di bestiame nel Nordamerica.

Ma il Black Angus ha una sua particolarità. È un bovino celebre, dalla carne molto pregiata, un gusto deciso e una tenera consistenza grazie ai sottili filamenti di grasso che si frappongono. Diciamo che soltanto a guardarla viene voglia di addentarla.

In tanti desiderano fare un viaggio in Texas, e le ragioni possono essere molteplici. Gli appassionati di film western che vogliono vedere dal vivo i set, oppure quelli che praticano equitazione, in modo particolare gli amanti di monta western, dove tra praterie e ranch possono vivere un’esperienza unica nella culla di questa tradizionale cultura.

Tra questi c’è Nicola Ornelli, romano, fin da bambino appassionato di equitazione, monta americana, che un giorno decide di partire per il Texas insieme ai suoi amici di cavallo per partecipare ad alcune competizioni agonistiche, e così corona il suo sogno americano. Quel viaggio in America per Nicola è una vera e propria scoperta. Gira per le praterie a cavallo, si ferma nei ranch, assapora la carne texana e ne resta innamorato. Un’esperienza unica, completa.

Partito con la passione per l’equitazione americana torna in Italia con un’altra passione, quella per il Black Angus, e con grande determinazione e coraggio decide di trasformare la storica attività di famiglia, un bar a due passi dal Colosseo, in un ristorante dedicato esclusivamente al Black Angus. Nasce così il primo ristorante italiano riservato a questo particolare manzo, tra i più apprezzati del mondo, nel cuore della città eterna.

Una scelta coraggiosa quella di Nicola, dove nel pieno della pandemia da Covid-19 decide di mettersi in gioco e accetta la sfida di investire in questa particolare attività, dopo anni di studio e di ricerca in giro per i migliori allevamenti del mondo, risultando tra i massimi esperti del settore in Italia.

Da Ornelli è possibile trovare la selezione di capi Blackstone dagli Stati Uniti, all’interno di un menù molto ricercato, completo, dagli antipasti ai vini, con l’obiettivo di far vivere un’esperienza sensoriale unica. La carne viene servita con dei particolari coltelli, ideati proprio da Nicola, ognuno adatto per un determinato taglio di carne. Il tutto all’interno di un ambiente curato e raffinato, dove Nicola sceglie e segue ogni cosa con una cura quasi maniacale. Nulla è lasciato al caso.

In questo modo Ornelli è diventato nel giro di pochi anni un punto di riferimento a livello nazionale per gli amanti di Black Angus, grazie alla sua passione, impegno, dedizione e amore per il lavoro.

La storia di Nicola ci insegna che grazie alla forza di volontà, alla determinazione si può raggiungere tutto ciò che si vuole, mettersi in gioco e rischiare è l’elemento fondamentale per ripartire e realizzare i propri sogni.

Del resto, l’America è sempre “land of opportunities” la terra delle opportunità, non solo quando si tratta di emigrare ed avviare lì un impresa, ma anche per importare quel particolare know-how a Stelle e Strisce che ha affascinato intere generazioni, e che gli italiani grazie alla propria creatività e ingegno riescono ad adattarlo nel modo migliore per raggiungere il successo, proprio come ha saputo fare Nicola.

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