ROMA (ITALPRESS) – Nel titolo della serie “non c’è il nome di Oriana perché Miss Fallaci diventerà Oriana: è una sorta di racconto di formazione di una giovane ragazza che tra i venti e i trent’anni cerca se stessa affermandosi nel suo lavoro, nella sua passione che è quella di scrivere. Noi siamo andati in maniera ossessiva a cercare delle immagini di Oriana di quel periodo perché la serie è ambientata negli anni Cinquanta e abbiamo fatto un lavoro quasi archeologico. Intercettare come parlasse Oriana Fallaci in quel periodo non è stato facile. È stato un lavoro molto avventuroso, molto rischioso, anche per il look della serie, un po’ stile ‘La fantastica signora Maisel’. Speriamo di aver restituito la forza della sua gioventù, la sua freschezza e che la sua figura possa veramente ispirare le nuove generazioni a pensare di poter realizzare i propri sogni con le proprie azioni, credendoci fino in fondo, senza pensare che tutto arrivi da uno smartphone. Ai ragazzi potrebbe piacere perché la serie racconta i timori, le frustrazioni, le sconfitte, i nervosismi, le ansie, le depressioni e le urla di una ragazza nei suoi vent’anni”. Così l’attrice siciliana Miriam Leone oggi alla Festa del cinema di Roma, durante la conferenza stampa della serie “Miss Fallaci”, incentrata sulla vita della scrittrice e giornalista Oriana Fallaci.
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