Chiusura in deciso calo a Piazza Affari al termine di una seduta che si era già aperta con il segno meno. L’indice Ftse Mib segna un -2,23% a quota 25.892 punti, mentre l’Ftse Italia All Share cede il 2,09% a quota 28.056 punti. In ribasso anche l’Ftse Star, che lascia sul terreno l’1,59% a quota 48.055 punti. Milano, come gli altri mercati, sconta i timori per la tenuta del sistema bancario, dopo il caso Deutsche Bank con l’impennata dei credit default swap che ha finito con il coinvolgere l’intero comparto. In calo anche finanziari ed energetici. Per quanto riguarda le materie prime, il prezzo del petrolio arretra con il Wti a 69,71 dollari al barile, mentre il Brent è a 74,6 dollari. Il gas naturale sulla piazza di Amsterdam arretra a 41,09 euro al megawattora. Lo spread fra Btp e Bund tedeschi chiude a quota 183 punti, con il rendimento del decennale al 3,90%. Tra i titoli del listino milanese, fra i maggiori rialzi Diasorin che guadagna 3,6 punti, ma in rialzo, seppure frazionale, Recordati. Per quanto riguarda invece i segni meno, fra i maggiori ribassi Iveco Group che cede 5 punti, ma con il segno meno anche Banco Bpm, Unicredit e Bper Banca. Anche le altre principali Borse europee archiviano gli scambi con segni negaitivi, sulla scia dell’apertura in rosso a Wall Street. Tra le piazze finanziarie, Parigi chiude a -1,74%, Francoforte cede l’1,64% mentre Londra arretra dell’1,25%.
(ITALPRESS).
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Trump e l’economia, cosa aspettarsi tra timori e opportunità
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Che cosa potrebbe accadere all’economia americana e mondiale con l’arrivo alla Casa Bianca della seconda amministrazione di Donald Trump?