Impressioni a caldo sui nuovi test di ammissione a Medicina- Intervista a Ludovico Callerio di TESTBUSTERS
Si è svolto oggi, 13 aprile, il primo test di ammissione per la facoltà di medicina del 2023. Un momento importante per tutti quei ragazzi che sperano di iniziare questo lungo e difficile percorso accademico e riuscire a realizzare il proprio sogno: diventare medico.
L’impresa, come abbiamo già detto, non è affatto facile e lo si percepisce fin dall’inizio, dato che l’impervia strada si apre con un test d’ingresso complesso e molto selettivo. Una scrematura a valle che falcia nettamente il numero degli studenti che si augurano di arrivare fino al traguardo della specializzazione; per poter superare la prova i ragazzi hanno bisogno di una particolare preparazione. In occasione di questa giornata di apertura abbiamo intervistato Ludovico Callerio, CEO e Co Founder della community Testbusters che da 12 anni aiuta tutti gli aspiranti medici, e non solo, a superare le prove di ammissione. Vediamo quali sono state le principali novità.
- Per chi non lo conoscesse: che cos’è Testbusters?
Testbuster è una società che da 12 anni prepara gli studenti ai test di ammissione. Abbiamo iniziato da quelli medico-sanitari, con corsi intensivi, e adesso proponiamo anche servizi individuali e tutoring per lo studio, con un’offerta editoriale che si sta ampliando sempre di più grazie ad una piattaforma digitale che ha lo scopo di agevolare lo studio per le prove d’ingresso. Il nostro punto di forza che ci contraddistingue dagli altri è la peer education, con una community di mille persone tra docenti e studenti, in 35 città in tutta Italia. Non a caso il nostro motto è proprio “studenti per gli studenti”. Ovviamente a questo bisogna aggiungere una selezione di docenti altamente preparati e un materiale didattico che con il tempo sta diventando sempre migliore.
- Quali strumenti mette a disposizione Testbusters ai futuri studenti?
Gli strumenti che mettiamo a disposizione sono principalmente corsi: annuali e individuali. Inoltre, c’è tutta una linea editoriale composta da manuali di teoria, eserciziari, libri e tutti gli strumenti digitali sviluppati da noi, come il nostro simulatore che permette ai ragazzi di confrontarsi con un test esattamente come avviene durante la prova, dato che ad oggi quasi tutti i test di ammissione sono stati digitalizzati.
- Proprio oggi ha avuto luogo la prima tornata di test d’ingresso per la facoltà di medicina : quali erano le vostre aspettative?
Le aspettative erano davvero tante; eravamo molto curiosi di sapere come si sarebbero svolti i nuovi test di ammissione, perché anche se il contenuto è pressoché uguale alle scorse annualità e con le stesse materie, eravamo curiosi di vedere che impatto avrebbero avuto le nuove modalità digitali sugli studenti. Tanti si sono preparati già per questa primissima tornata, altri, invece, hanno preso la giornata di oggi come una prova generale per affrontare meglio la seconda, almeno da quanto risulta dai sondaggi.
- Lei ha preso parte attivamente al test con una simulazione, quali sono le sue riflessioni a caldo?
Penso che un test digitale sia un grande passo in avanti. Il nostro sistema era indietro di una decina di anni rispetto ad altri standard internazionali. La digitalizzazione consente di avere una percentuale davvero minima o pari a zero di spreco di risorse rispetto a prima. Inoltre la standardizzazione rende più equi i test limitando le disparità. I ragazzi, inoltre, potranno avere più possibilità nel corso dell’anno di riuscire ad essere ammessi, cosa che noi tra l’altro avevamo suggerito già 3/4 anni fa, considerando che avere più opportunità di passare il test fa sentire meno la pressione di una prova così complicata e selettiva. Questo consente agli studenti di non giocarsi il tutto e per tutto in soli 90 minuti di test.
- Quali sono gli obiettivi e qual è il contributo che Testbusters vuole dare a questo particolare ambito?
Vogliamo diventare il nuovo punto di riferimento per la formazione e per l’editoria legata alle prove d’ingresso, il tutto senza rinunciare alla nostra anima peer che rende il nostro lavoro molto più affine alle esigenze degli studenti stessi. Sono davvero tanti che hanno trovato in testbusters non solo un aiuto per l’apprendimento, ma anche figure a cui chiedere consiglio e pronte a dare conforto in un passaggio molto delicato, come quello tra scuola e università.
- Quanto, secondo lei, il periodo universitario influenza la carriera del singolo medico e, in generale, anche tutto il sistema sanitario?
Sicuramente la carriera professionale dipende tanto dal percorso accademico e personale del singolo, è anche vero che è un ambito molto complesso e vasto quello sanitario; lo studente una volta studiare le materie di base “precliniche” viene già messo di fronte a delle scelte, ad esempio cosa esplorare, cosa approfondire, in che settore specializzarsi, la struttura in cui farà il tirocinio. A tal proposito quello che suggeriamo noi durante i nostri incontri di orientamento è che bisogna costruirsi il percorso da soli e la differenza vera la fa la curiosità e l’interesse del singolo studente.
- Cosa dovrebbe essere riformato nei prossimi anni e quali sono, a suo avviso, le principali urgenze?
Mi sembra che finalmente abbiano fatto conti più veritieri sul fabbisogno di medici, è anche vero che quello che ancora manca è l’analisi precisa del drop out, perchè un laureato in medicina è vero che fa il medico, ma ci sono sempre più ruoli che richiedono grandi competenze mediche, come il medical advisor ad esempio, professionisti molto richiesti in questo momento, perciò oltre a servire più medici bisognerebbe fare una seria riflessione su come potrebbe cambiare la professione nei prossimi decenni, con l’innovazione tecnologica, considerando una intelligenza artificiale sempre più presente. Intanto, io vorrei ringraziare tutti i Testbusters e tutta la nostra community che ha fatto uno sforzo immenso e ha affrontato al meglio dei mesi davvero duri.