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L’occultamento dello stupefacente in spazi pubblici open air, quale stratagemma utilizzato per rendere più difficile il ritrovamento da parte delle Forze di Polizia, non aveva fatto i conti con il fiuto delle unità cinofile della Questura e, in particolare, con “Faro”, il cane antidroga della Polizia di Stato, che non si è fatti ingannare. Per alcuni dei soggetti fermati l’arresto è scattato dopo una fuga messa in atto lungo alcune aree verdi della zona, poi terminata grazie all’opera di cinturazione assicurata dagli agenti della Polizia di Stato.
Complessivamente sono circa 350 le persone che sono state identificate, oltre i numerosi veicoli a bordo dei quali viaggiavano.
tvi/gtr