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“Abbiamo assistito a una progressiva riduzione della mortalità per carcinoma ovarico, coincidente con l’introduzione di questi farmaci – ha aggiunto Normanno -. Dati recenti mostrano anche una riduzione dell’incidenza della malattia, probabilmente dovuta all’individuazione delle famiglie ad alto rischio tramite test genetici e alla possibilità di intervenire con chirurgia preventiva e diagnosi precoce. Investire in test e nuove tecnologie per diagnosi sempre più precise è fondamentale per migliorare la prevenzione e il trattamento della malattia”
fsc/gtr
(Fonte video: Utopia Studios)