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A Napoli l’open meeting “Turismo, innovazione e sfida ecodigital”

NAPOLI (ITALPRESS) – Si è svolto questa mattina a Napoli, presso l’Hotel NH Napoli Panorama di via Medina, l’open meeting “Turismo, innovazione e sfida EcoDigital” promosso da Fondazione UniVerde, Rete Italia #EcoDigital e dai Corsi di Laurea in Hospitality Management, Scienze Gastronomiche Mediterranee e dall’Osservatorio Giovani (che ha sede presso il Dipartimento di Scienze Sociali) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. L’evento è stato trasmesso in diretta streaming su Radio Radicale.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con i Partners: ITA0039 100% Italian Taste Certification by Asacert e La Fiammante.
Media Partners: Radio Radicale; TeleAmbiente; Opera2030, la piattaforma che promuove l’attivismo e le best practice italiane verso la realizzazione dei 17 Goals delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile; e Canale 21.
Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli e della Città Metropolitana, in un messaggio ha sottolineato: “Napoli si conferma sempre più una città di grande attrattiva turistica. Il crescente incremento dei flussi richiede un’offerta che sia adeguata alle nuove esigenze ed una visione sostenibile che guardi all’ambiente come risorsa da preservare. In questa direzione sono concentrati gli sforzi di questa Amministrazione che considera il turismo un asset strategico per l’economia del territorio e quindi è fondamentale la transizione EcoDigital anche per certificare in modo credibile la qualità dei servizi”.
Matteo Lorito, Rettore dell’Università di Napoli Federico II, ha rivolto i complimenti agli organizzatori dell’open meeting, sottolineando: “Quelli del turismo sostenibile, dell’innovazione tecnologica e della transizione EcoDigital sono opportunità che rappresentano, anche per la nostra Università, punti di valore per iniziative formative e di ricerca. Gli innovativi corsi in Hospitality Management e in Scienze Gastronomiche Mediterranee si pongono l’obiettivo di formare figure con una competenza scientifica e culturale solida, oltre che multidisciplinare, anche legata ai valori, agli elementi e ai processi produttivi associati alle specificità territoriali. Il completamento delle professionalità nell’ambito dell’offerta turistica, sia dal punto di vista formativo che commerciale, è finalizzata all’apprendimento e alla pratica specificatamente sostenibile e votata alla transizione ecologica e digitale”.
Felice Casucci, Assessore al Turismo, Regione Campania: “Il Convegno organizzato sul tema della digitalizzazione turistica è l’occasione per ricordare l’importanza di una strategia condivisa, ben comunicata e finalizzata a valori rispettosi delle nostre tradizioni. L’innovazione prima dei contenuti e nel metodo. I percorsi turistici regionali della Campania, e tutta la programmazione regionale, dimostrano l’interesse di imprenditorialità governata dalle idee e dagli investimenti”.
Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, promotore di Opera2030 e della rete EcoDigital, docente nei corsi di laurea di Turismo nelle università di Milano Bicocca, Roma Tor Vergata e Federico II di Napoli, ha ricordato in apertura dei lavori: “Questo seminario che abbiamo organizzato a Napoli ha voluto mettere in luce il forte potenziale turistico e imprenditoriale EcoDigital, innovativo, solidale, culturale, anche nella vocazione enogastronomica, della città, della Campania e, più in generale, di tutto il Mezzogiorno d’Italia. Sotto questo punto di vista, assumono particolare importanza le nuove figure professionali qualificate del settore turistico, promotrici di un’ospitalità votata all’eccellenza, del buon cibo e delle tipicità territoriali. Un sistema capace di operare nella gestione, nella promozione e nella comunicazione dei patrimoni culturali e dell’agroalimentare di qualità, anche usando le nuove tecnologie digitali per regolare i flussi turistici e garantire una vera sostenibilità misurabile, a supporto del turismo nelle aree a rischio overtourism e in quelle poco valorizzare in zone interne o rurali. Una vera e propria scienza che deve rispondere in modo sempre più efficace alle reali esigenze del turista e, in questo, il ruolo dell’Università è centrale”.
L’offerta didattica per formare i futuri manager e professionisti del settore dell’ospitalità alberghiera, del comparto turistico e delle scienze gastronomiche, a livello nazionale e internazionale, deve rispondere ad elevati standard. Le proposte e gli obiettivi dei Corsi di Laurea in Hospitality Management e Scienze Gastronomiche Mediterranee dell’Università degli Studi di Napoli Federico II sono quelli di garantire un’esperienza formativa unica, in cui la gestione manageriale di strutture ricettive, il cibo e l’alimentazione vengono interpretati come fenomeni multidisciplinari, attraverso lo studio di una rinnovata cultura dell’accoglienza, dell’alimentazione e della comunicazione integrata, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. Ne hanno parlato Valentina Della Corte (Coordinatrice CdL in Hospitality Management,), Raffaele Savonardo (Coordinatore Osservatorio Giovani), Annamaria Colao (Cattedra UNESCO Educazione alla salute e allo sviluppo sostenibile).
Maurizio De Giovanni (Scrittore, sceneggiatore e drammaturgo) si è rivolto ai numerosi studenti, startupper e influencer presenti, celebrando la natura multiforme e plurale di Napoli, “la città più raccontata d’Italia”, assoluta protagonista di cinema, fiction e musica, ricordando che le opportunità digitali vanno colte per migliorare la narrazione che il bellissimo territorio è capace di offrire al mondo.
In tema di turismo a 360°, un messaggio positivo di sostegno a buone pratiche, strategie, azioni sostenibili e partecipate sui territori, è stato rilanciato da Mario Furore (Europarlamentare, Commissione Turismo), Josi Gerardo Della Regione (Sindaco del Comune di Bacoli), Salvatore Mazzone (Sindaco del Comune di Pietrelcina).
Francesco Miccichè, Sindaco del Comune di Agrigento, in un messaggio video ha rilanciato la candidatura di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura 2025 quale sintesi di patrimonio archeologico e paesaggistico, un territorio unico ricco di bellezze naturali, cultura, arte ed eccellenze enogastronomiche.
Nel corso dell’evento, moderato da Federico Quagliuolo (Fondatore di Storie di Napoli), è stato inoltre messo in luce l’impegno delle imprese nella strategia degli Obiettivi 2030 dell’Onu. Tra quelle in prima linea, ci sono Asacert – Assessment & Certification e La Fiammante.
Fabrizio Capaccioli, AD di Asacert e ideatore del Protocollo ITA0039 per i ristoranti italiani nel mondo: “L’Italia è leader mondiale del turismo enogastronomico. Un comparto che vale quasi un quarto del PIL nazionale e che vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole. Un patrimonio del Paese che va difeso a partire dal fenomeno dell’Italian Sounding, che causa una perdita all’intera filiera agroalimentare di circa 120 miliardi l’anno. Asacert ha deciso di fare la sua parte e, dal 2019, certifica gli avamposti della cucina italiana nel mondo: i ristoranti italiani all’estero. È quello che abbiamo ribadito lo scorso 30 aprile al Villaggio Coldiretti di Bari con il Presidente Prandini, rafforzando l’impegno per ampliare le attività di tutela e di promozione delle produzioni agroalimentari italiane, proprio attraverso la rete dei ristoranti italiani nel mondo, come fondamentale strumento di marketing turistico per il nostro Paese”.
Francesco Franzese, Ceo La Fiammante: “Siamo produttori di cibo, un impegno che sentiamo come responsabilità ma anche come opportunità di agire fattivamente a tutela dei diritti del lavoro, della salute e dell’ambiente. Crediamo nella trasparenza e abbiamo deciso di rendere disponibili alla consultazione tutti i dati della produzione, tramite tecnologia blockchain. Investiamo nelle relazioni di filiera corta perché da sempre leghiamo la valorizzazione dei prodotti alla valorizzazione dei territori e delle tradizioni agricole. Ad esempio, grazie alla trasformazione in conserva, in oltre 450 Paesi nel mondo si conoscono e si apprezzano specialità antiche come il Pomodorino del piennolo del Vesuvio Dop, oppure il Pelato San Marzano Dop, un patrimonio di saperi e sapori da salvaguardare e promuovere”.
All’evento è intervenuto l’artista e musicista napoletano Ciccio Merolla che ha intonato con il pubblico i versi della canzone dei record “Malatìa”, diventata anche inno alla squadra del Napoli cantato dai tifosi azzurri per festeggiare lo scudetto.
Nel corso dell’open meeting, sono state messe in luce numerose testimonianze e pitch di imprenditori, startupper, food & travel influencer sui temi del turismo culturale ed enogastronomico sostenibile, dell’innovazione tecnologica e della sfida EcoDigital. Sono intervenuti, in presenza e con interventi da remoto: Roberto Imperatrice (CEO Nabucco Holding); Barbara Guerra (Co-curatrice 50 Top Pizza); Valeria Mangani (President Sustainable Fashion Innovation Society); Gabriele Cornalba (Business Relationship Lead Italy di Explora); Emilia Di Girolamo (Direzione MAVV); Piero Armenti (Founder @ilmioviaggioanewyork); Bruno Sodano (Curatore PostCardFrom, esperto gastronomico); Patrizia Fersurella (Chief strategist 3D – film production); Giovanni Molinari (Founder @campaniadavivere); Massimiliano Costa (Founder @ifornellidimax); Luciano Carotenuto (Founder arteincampania.net); Simona Ridolfi (Founder La Via Silente); Mario Sicignano (Presidente Confcooperative Cultura Turismo Sport Campania); Nico Capogna (CEO Pin Bike), Lucia Viola (Essenza Food & Travel), Vincenzo Paolo Pagnani (Pizzeria Brandi).
L’obiettivo della Rete Italia #EcoDigital è quello di aggregare e valorizzare le buone pratiche e le migliori esperienze diffuse su tutto il territorio nazionale per favorire la vera transizione ecologica e digitale della società e dell’economia. Una Rete di attivisti, imprese e Istituzioni che mette a circuito quegli esempi positivi fondamentali per innovare il Paese, secondo i principi di giustizia sociale e climatica: www.ecodigital.it
– foto ufficio stampa Fondazione Univerde –

(ITALPRESS).

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