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“Da 15 anni – spiega – insegno turismo sostenibile nelle università e so bene quanto sia fondamentale adottare strategie intelligenti per evitare il sovraffollamento di alcune località iconiche, come abbiamo visto recentemente a Venezia nei primi giorni di Carnevale, e al tempo stesso valorizzare i tanti borghi, le aree interne e i siti di straordinario pregio naturalistico, culturale e storico che restano esclusi dai flussi turistici. Un turismo razionale e ben distribuito è essenziale per il futuro del nostro Paese, ma richiede un forte impegno politico, che oggi il governo non sta dimostrando”. “Purtroppo – aggiunge -, il Ministero del Turismo è distratto da altre emergenze e manca una strategia chiara per sostenere l’innovazione nel settore. Per questo la Rete EcoDigital vuole dare supporto agli amministratori locali, ai giovani imprenditori e agli operatori del turismo, affinché possano sviluppare progetti innovativi e sostenibili, capaci di migliorare la qualità dell’offerta turistica e distribuire in modo più equilibrato i flussi di visitatori. Il digitale è un alleato fondamentale per questa trasformazione, e Bari oggi è il luogo ideale per discuterne e costruire nuove sinergie”. vbo/gtr