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Cambiamenti climatici, a rischio 1 coltura su 3


ROMA (ITALPRESS) – Il riscaldamento globale ridurrà drasticamente la quantità di terreni agricoli disponibili per le colture di base, ovvero riso, mais, grano, patate e soia, che rappresentano oltre due terzi dell’apporto energetico alimentare mondiale. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Nature Food, condotto da un gruppo internazionale di ricercatori, coordinati dall’università di Aalto. I ricercatori hanno studiato come i futuri cambiamenti di temperatura, precipitazioni e aridità influenzeranno le condizioni di crescita di 30 principali specie di colture alimentari in tutto il mondo. Secondo lo studio, le regioni a bassa latitudine affrontano conseguenze significativamente peggiori rispetto alle latitudini medie o alte. A seconda del livello di riscaldamento, fino a metà della produzione agricola nelle aree a bassa latitudine sarebbe a rischio, poiché le condizioni climatiche diventerebbero inadatte alla produzione. Allo stesso tempo, quelle regioni vedrebbero anche un forte calo della diversità delle colture. “In molte aree a bassa latitudine, specialmente in Africa, le rese sono piccole rispetto ad aree simili altrove nel mondo. Potrebbero ottenere rese maggiori con l’accesso a fertilizzanti e irrigazione, oltre a ridurre le perdite alimentari attraverso la catena di produzione e stoccaggio. Tuttavia – ha spiegato l’autore senior dello studio, il professor Kummu – il riscaldamento globale in corso aggiungerà molta incertezza a queste stime e probabilmente saranno necessarie ancora più azioni, come la selezione delle colture e la nuova selezione”. Al contrario, le aree a media e alta latitudine probabilmente manterranno la loro terra produttiva, ma potrebbero cambiare le zone per colture specifiche. È probabile che queste aree vedano anche un aumento della diversità delle colture. “Se vogliamo proteggere il nostro sistema alimentare in futuro, dobbiamo sia mitigare il cambiamento climatico sia adattarci ai suoi effetti – hanno spiegato i ricercatori – anche se i cambiamenti più grandi si verificano nelle regioni equatoriali, ne risentiremo tutti gli effetti attraverso il sistema alimentare globalizzato. Dobbiamo agire insieme per affrontare questi problemi”. Per far fronte a questi cambiamenti sarà quindi necessaria la capacità di adeguarsi e adattarsi man mano che si sviluppano le conseguenze del cambiamento climatico.
mrv

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