MILANO (ITALPRESS) – “I posti di mare devono essere inclusivi, poter andare al mare credo sia un diritto. I prezzi però devono avere un contenuto, dietro c’è un grande lavoro e bisogna sempre considerare che gran parte delle persone che sono lì a lavorare nel mese di luglio e agosto non lo fanno solo quei 60 giorni, sono persone che per costruire la stagione estiva fanno un lungo lavoro prima”. Roberto Santini, responsabile e concessionario del Bagno Piero di Forte dei Marmi, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy, risponde alle polemiche sul caro prezzi che hanno investito questa estate il settore turistico italiano.
“Il discorso da fare, inoltre, è cosa queste realtà restituiscono al territorio, se c’è l’obiettivo di crescere insieme tutto ciò non può essere fatto con prezzi senza contenuti”, aggiunge Santini.
Parlando della questione delle concessioni balneari, Santini sottolinea come “la fotografia che il governo vuol fare non debba essere sfocata, deve entrare nel merito e deve vedere che cosa viene fatto del bene dato in concessione, quali sono le prospettive future. Ci sono situazioni che gridano allo scandalo perchè ci sono beni dati in concessione che vengono dati in subconcessione a 10-15 volte quella la cifra, queste cose non devono più esistere anche perchè chi prende il bene in subconcessione a quelle cifre deve poi monetizzare” e la ricaduta c’è sull’utente finale.
“Si parla poi di balneari pensando che tutti facciamo lo stesso lavoro, ma non è assolutamente così. L’appello va ai sindaci perchè utilizzino lo strumento previsto dal decreto Draghi di rinviare di un anno. L’appello è anche alle associazioni di categoria per non buttare la palla in tribuna – sottolinea -. Bisogna affrontare il problema perchè se il Parlamento si sottrae al suo diritto-dovere di legiferare arriveremo all’assurdo che altre autorità suppliranno a questa carenza”.
Parlando poi dei numeri della stagione turistica, Santini evidenzia come “quest’anno ci potrebbe essere stato un minimo di assestamento” dopo l’aumento legato al post Covid “ma non vedo un dato preoccupante per il lavoro che stiamo facendo. Noi abbiamo dati in ascesa ma mi piace sottolineare l’ascesa qualitativa, tantissima bella Italia, ci sono presenze straniere che stanno riprendendo e soprattutto il turismo americano sta incrementando parecchio, diciamo che non possiamo che essere soddisfatti di questi dati”, aggiunge.
C’è una presenza russa a Forte dei Marmi: “Dalla seconda metà degli anni Novanta è sempre stata una meta molto ambita da parte del turismo russo; quindi, si dimostra ancora un posto di attrazione ma non di certo nei numeri di cui” parla parte della stampa estera, sottolinea il gestore del Bagno Piero, che spiega la sua idea “di aprire tutto l’anno, bisogna trovare la maniera di sviluppare questo discorso anche con la regia dell’ente pubblico. Forte dei Marmi è un posto meraviglioso, servirebbe un’offerta culturale, sportiva e anche mondana per far vivere questo luogo bellissimo anche nel periodo invernale”.
Forte dei Marmi e la Versilia dagli anni Sessanta ad oggi sono cambiati, ma è cambiato il mondo, “noi dobbiamo continuare a mantenere la barra dritta ma dando quel qualcosa in più – prosegue -, deve vincere la mentalità riformatrice, serve qualcosa che adegua Forte dei Marmi al tempo perchè le esigenze del turismo sono cambiate, è cambiato completamente anche il modo di vivere la spiaggia, sicuramente bisogna adeguarsi a queste nuove esigenze ma non bisogna piegarsi”.
Infine, un commento sulle polemiche per i costi del Twiga di Flavio Briatore. “Si tratta di un turismo diverso, è importante che in Versilia ci siano dei prodotti anche diversi dalla tradizione di Forte dei Marmi – afferma Santini -. Briatore non lo conosco personalmente ma come imprenditore lo stimo, lui fa delle cose molto belle e non va demonizzato, si tratta di una attività che da lavoro a molte persone ed è un’opportunità per tutta la Versilia, anche se tra noi ci sono molte differenze possiamo convivere molto bene”.
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