ROMA (ITALPRESS) – Confcommercio taglia le stime del Pil del terzo trimestre Immaginando “una piccola ripresa nell’ultima parte dell’anno, si dovrebbe arrivare allo 0,8%, da un +1,2% precedentemente stimato”, ha detto il direttore dell’Ufficio Studi Mariano Bella, sulla congiuntura di settembre.
“Siamo rivedendo al ribasso le nostre previsioni sia nel 2023 che nel 2024” e nel prossimo anno, “con crescite normali attorno allo 0,3-0,4%, si arriverebbe all’1%”, ha aggiunto.
Per quanto riguarda l’inflazione, “la nostra previsione per settembre porterebbe il tendenziale dell’inflazione al 5,5%”, mentre a ottobre la previsione è dello “0,1% congiunturale”: il tendenziale “scende a 1,9%, quindi sotto il 2%, al netto di eventuali choc. Siamo coerenti con l’obiettivo della BCE sotto il 2%”, ha concluso Bella. Per il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, “l’economia italiana quest’anno è cresciuta più di altri Paesi europei, ma oggi preoccupa il suo rallentamento. Occupazione e produzione mostrano, infatti, segni di fragilità. Serve un’operazione fiducia attraverso la detassazione degli aumenti contrattuali e delle tredicesime confermando, anche per il 2024, la riduzione del cuneo fiscale. Sarebbe una boccata di ossigeno in grado di rimettere in moto i consumi e la nostra economia”.
(ITALPRESS).
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