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Piazza Affari chiude in calo, pesa la stretta monetaria

MILANO (ITALPRESS) – Chiusura in calo a Piazza Affari al termine di una seduta che si era già aperta con il segno meno. L’indice Ftse Mib segna un -1% a quota 28.098 punti, mentre l’Ftse Italia All Share cede l’1,03% a quota 29.918 punti. In ribasso anche l’Ftse Star, che lascia sul terreno l’1,16% a quota 41.192 punti. Sui mercati pesano i tassi d’interesse e i dati Usa inferiori alle attese, che hanno finito con l’appesantire gli scambi. Tra gli analisti c’è la consapevolezza che la stretta monetaria durerà più a lungo del previsto, con la discesa del costo del denaro che potrebbe non iniziare prima del 2025. Permangono anche i timori per l’inflazione. Per quanto riguarda le materie prime, cresce il prezzo del petrolio con il Brent che viene scambiato a 93,74 dollari al barile, mentre il Wti scambia a 90,27 dollari. In calo invece il gas naturale, che sul mercato di Amsterdam scambia a 40,4 euro al MWh. Lo spread fra Btp e Bund tedeschi chiude in rialzo a quota 192 punti, con il rendimento del decennale al 4,72%. Tra i titoli del listino milanese, fra i maggiori rialzi Mediobanca che guadagna 1,7 punti, ma in rialzo anche Amplifon, Banca Generali e Genearli. Per quanto riguarda invece i segni meno, fra i maggiori ribassi Bper Banca che cede 4,5 punti, ma in calo anche Banca Mps, Moncler e Nexi. Anche le altre principali Borse europee archiviano gli scambi deboli, sulla scia dell’avvio in rosso a Wall Street. Tra le piazze finanziarie, Parigi chiude a -0,70%, Francoforte cede lo 0,97% mentre Londra è praticamente piatta con un frazionale +0,02%.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

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