Il Napoli, Campione d’Italia in carica e squadra da battere nella prossima stagione, si è rinforzata con l’arrivo dello svincolato Kevin De Bruyne, in uscita dal Manchester City. La Juve ha preso a parametro zero Jonathan David dal Lille. Il Milan ha puntato sul 39nne Luka Modric, svincolato dal Real Madrid. Sono questi i tre colpi di maggior rilievo in Serie A, a meno di un mese dalla chiusura del mercato estivo e a meno di 20 giorni dall’inizio del campionato.
Questo ci invita ad una seria riflessione sul nostro calcio che, evidentemente, non è più in grado di competere, a livello economico, con i grandi club europei, soprattutto di Premier (ma questo l’abbiamo capito da tempo) e prova a recuperare appeal e valori tecnici sfruttando golose occasioni di mercato. Spesso si tratta di giocatori avanti negli anni, che un tempo avremmo definito “scarti” delle big europee ma che oggi valutiamo, alla luce dei valori tecnici ridimensionati del nostro calcio, dei grandi colpi.
Non ho alcun dubbio, per esempio, che Kevin de Bruyne possa dettare legge a centrocampo contro tutti nella nostra Serie A, magari posizionandosi più stabilmente sulla trequarti, per lasciare il lavoro sporco ai compagni e sfruttare le sue immense qualità di rifinitore negli ultimi 25 metri. Stesso discorso per Luka Modric. Non ho dubbi che possa farci vedere sprazzi della sua classe infinita anche in maglia rossonera, come ha fatto fino all’ultimo con la prestigiosa maglia del Real. Il punto è che De Bruyne ha appena compiuto 34 anni e Luka Modric spegnerà 40 (!) candeline a settembre, e nonostante questo la frase più gettonata che potrete sentire (a ragione) sui due è che “nella nostra Serie A possono mandare a scuola ancora in tanti”.
In quel “nella nostra Serie A” c’è un mondo: la percezione che ha di sé il mondo calcistico italiano, partendo dagli addetti ai lavori fino ad arrivare ai tifosi, è di ridimensionamento, e certamente questa visione viene acuita dalle difficoltà economiche dei nostri club (sempre meno italiani e sempre più internazionali, soprattutto USA, peraltro) e dalle difficoltà tecniche (e di risultati) espresse dalla nostra Nazionale, che del Sistema Calcio è insieme lo specchio e il biglietto da visita.
A proposito di svincolati di lusso Jonathan David è un’ottima eccezione alla regola di cui sopra: arrivato a parametro zero dal Lille, dove negli ultimi anni si è messo in mostra, a suon di gol, in campionato e in Europa, il nuovo centravanti della Juventus non ha il curriculum di de Bruyne e Modric ma ha 25 anni ed è all’apice della sua carriera. La Juve è stata brava a strapparlo, a suon di milioni (di ingaggio e commissioni al suo entourage) ad una nutrita concorrenza, in Italia e in Europa. Un grande giocatore che sceglie la Serie A è sempre un ottimo spot per il Sistema Calcio nostrano, se a farlo è un grande giocatore nel pieno della carriera la valenza è doppia.
Per un movimento che cerca di ritrovare disperatamente autostima i colpi a parametro zero De Bruyne, Modric e David possono essere un volano importante, a patto che non restino isolati.
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