ROMA (ITALPRESS) – “La crisi geopolitica rischia di travolgere il precedente ordine mondiale senza che se ne veda all’orizzonte uno nuovo. E questa condizione di fragilità si registra in un’epoca in cui irrompono fenomeni che imprimono al cambiamento una inedita velocità, che rappresenta anch’essa un fattore con cui misurarsi”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia al Quirinale per lo scambio degli auguri di fine anno con i rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile.
“Il combinato di tecno-scienze e dei mutamenti nella architettura economico-finanziaria può produrre disorientamento e sconvolgimenti ben superiori a quelli che si manifestarono all’inizio dell’Ottocento con la prima rivoluzione industriale. Questa rivoluzione è enormemente più profonda, più veloce, globale”, aggiunge.
“Gli effetti dirompenti del cambiamento climatico, che, nel corso di quest’anno, abbiamo purtroppo toccato con mano, ancora una volta, vivendo la devastazione prodotta da alluvioni e inondazioni, come è accaduto in ampie zone di Emilia Romagna e di Toscana”, sottolinea il capo dello Stato.
“Abbiamo saputo affrontare momenti difficili, anche in tempi recenti della nostra storia repubblicana. Li abbiamo superati grazie anzitutto al senso di unità e alle qualità presenti nel nostro popolo. Ho fiducia nell’Italia. Che ha le risorse per affrontare il tempo nuovo”, afferma ancora Mattarella, che spiega: “Penso che sia utile riflettere sul filo che lega eventi diversi. Sarebbe un errore tenerli del tutto distinti o considerarli soltanto come la coincidenza di sfortunate contingenze: vanno invece, valutati nel loro insieme ed esaminati con altri fattori, a partire dal prepotente avvento delle nuove tecnologie, tra cui spicca l’enorme potenziale dell’intelligenza artificiale. Tutto questo ci pone di fronte a ciò che appare come un tornante della storia. Un cambiamento che mette in discussione i precedenti equilibri, i modelli di sviluppo: quelli sociali, quelli culturali e persino quelli antropologici. Mai come in questo tornante della storia dell’umanità, il confine tra bene e male, tra giustizia e ingiustizia, tra vero e falso, dipende dalle nostre scelte. Dalla nostra capacità di leggere il cambiamento in atto per orientarlo. E farlo con la guida dei principi irrinunciabili della nostra civiltà. Nulla può essere dato per scontato. La pace innanzitutto. Ma anche la democrazia, i valori su cui si fonda. A cominciare dall’idea di libertà”, prosegue il presidente, che sottolinea: “Nell’anno che sta per iniziare, il nostro Paese assumerà la presidenza del G7. Sarà una grande opportunità per favorire soluzioni più avanzate su cruciali questioni globali, quali il governo delle migrazioni, la sicurezza alimentare e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale”.
“Nel nostro vocabolario comune è entrata da qualche tempo la parola transizione. Racconta il nostro viaggio collettivo verso il futuro. E come sempre accade questo cammino può comportare dubbi, incertezze, resistenze e paure – spiega ancora Mattarella -. Ma nel patrimonio comune del nostro popolo, nelle coscienze degli italiani, sono radicati i principi e i valori che danno senso all’idea di libertà così come ce la presenta la nostra Costituzione, di cui abbiamo celebrato i 75 anni”. “La libertà come premessa di pace, giustizia, uguaglianza, democrazia, coesione sociale, dialogo, tolleranza, solidarietà. Dal rispetto della libertà di ciascuno discendono le democratiche istituzioni, l’equilibrio fra i poteri, il ruolo fondamentale del Parlamento, l’imparzialità, principio guida della pubblica amministrazione, unitamente al suo dovere di efficienza e competenza – sottolinea il capo dello Stato -. Su queste qualità, su questi doveri della funzione pubblica, si fonda la garanzia di libertà dei cittadini e dunque la loro fiducia nelle istituzioni”.
– Foto ufficio stampa Quirinale –
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