
MILANO (ITALPRESS) – “È cambiato molto in questi anni il quadro degli equilibri mondiali, con ancora la presenza di guerre su più fronti e con blocchi che si stanno creando tra i vari paesi. Questo influisce su Cop30, oltre al fatto che gli Usa si siano ritirati dall’accordo sul clima di Parigi come avevano fatto già nel 2017. È un passaggio non dei più facili, ma dobbiamo comunque andare avanti. Certamente il quadro geopolitico è talmente in difficoltà con conflitti e contrapposizioni che può anche far correre il rischio di rallentare processi e accordi presi con la precedente Cop”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, a margine dei 160 anni de Il Sole 24 Ore, commentando l’atmosfera di scarse aspettative per la Cop30 che si apre domani a Belém in Brasile. A proposito della scarso numero di stati partecipanti, il ministro ha osservato che “c’è anche la difficoltà del luogo per la partecipazione effettiva perché l’adesione è quasi al completo”.
RUSSIA, “NON ARRIVARE AD AUTOLESIONISMO PER IMPORRE SANZIONI”
“L’Unione Europea sul fronte energetico permette di acquistare gas naturale liquefatto dalla Russia, l’Italia non lo fa, ma ci sono paesi come la stessa Germania ha assolutamente la necessità di rifornirsi. Per passare dal 100% come era fino a tre anni fa dalla Russia a zero ci sono passaggi intermedi. L’Unione Europea continua con le sanzioni, siamo arrivati al 19mo pacchetto, sono anche pesanti, ma non è che per imporre sanzioni dobbiamo arrivare all’autolesionismo di autosanzionare noi stessi”. Così alla domanda sui rischi di un esclusione dell’Ungheria dalle sanzioni per l’approvvigionamento energetico dalla Russia. “L’Italia ha il gnl e ha 28 miliardi di metri cubi di rigassificatori, l’Ungheria non ha il mare per avere i rigassificatori ed era totalmente dipendente dalla Russia”, ha aggiunto.
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