
Il week end di Serie A è stato ricco di colpi di scena, cadute e rovesci impensabili: le cadute più rovinose sono state sicuramente quelle dell’Atalanta di Juric, sconfitta per 3-0 a domicilio dal Sassuolo, e del Napoli di conte, battuto nettamente a Bologna per 2-0.
Il rovescio più clamoroso c’è stato a Parma dove il Milan, in pieno controllo per tutto il primo tempo, si è fatto clamorosamente rimontare fino al 2-2 finale, lasciando per strada 2 punti importantissimi e pesanti nella lotta scudetto.
La Juventus non è andata oltre lo 0-00 casalingo nel derby contro il Torino, partita nella quale sono stati protagonisti indiscussi i due portieri, Di Gregorio e Paleari, autori di parate decisive che hanno blindato i rispettivi clean sheet.
In generale è stata una giornata di campionato che ha messo in vetrina gli estremi difensori, con addirittura tre gare terminate sullo 0-0, anche e soprattutto grazie ad interventi risolutivi dei portieri: oltre al Derby della Mole, il sabato pomeriggio ha esaltato prima Butez e Caprile nel pareggio a reti bianche tra Como e Cagliari, poi Falcone e Montipò nella sfida senza reti tra Lecce e Verona.
Devo ammettere che le prime quattro partite dell’11ma giornata mi avevano fatto temere per il peggio: detto delle prove importanti dei portieri, il bilancio di un solo gol segnato in quattro gare giocate tra venerdì sera e sabato pomeriggio mi aveva fatto temere l’ennesima giornata di campionato avara di gol e spettacolo, invece fortunatamente il trend negativo è stato invertito già a partire dallo spettacolare 2-2 nel sabato sera di Parma.
La sfida avvincente del Tardini ha inaugurato il valzer dei gol, che non si sarebbe più concluso fino al posticipo domenicale, con almeno due gol a referto su tutti i campi, ed il picco di 4 reti segnate nel pirotecnico 2-2 di Marassi tra Genoa e Fiorentina.
Da segnalare, anche nella giornata domenicale del gol ritrovato, ancora delle grandi parate, e delle grandi storie, legate ai portieri.
Le parate di Svilar e Sommer hanno blindato le porte di Roma e Inter, le due squadre che vanno alla sosta in testa alla classifica: per Svilar, che ha festeggiato contro l’Udinese la 100ma gara in maglia romanista, si tratta dell’ennesima conferma, visto che oramai l’estremo difensore giallorosso è diventato stabilmente il più forte portiere della Serie A e guida la miglior difesa d’Europa (solo 5 gol subiti in Campionato), capace di mettere a referto il sesto clean sheet su 11 gare giocate.
Per Sommer, invece, autore di interventi importanti contro la Lazio, si tratta di un importante ritorno su alti livelli dopo un avvio di stagione difficile.
La storia più bella della giornata arriva, infine, da Bologna e riguarda ancora una volta un portiere: si tratta del giovanissimo Massimo Pessina, appena 17enne, chiamato a sostituire dopo una manciata di minuti l’infortunato Skorupski. Possiamo solo immaginare l’emozione del ragazzo, dato che l’esordio non era minimamente atteso e davanti si trovava la capolista Napoli, squadra Campione d’Italia in carica.
Un columnist del Boston Globe, Sam Silverman, ripreso in Italia dall’indimenticato Rino Tommasi, una volta scrisse: «Never spoil a good story with the true» (mai rovinare una bella storia con la verità). Non potrei essere più d’accordo, per questo sottolineo il suggestivo clean sheet di Pessina, portato in trionfo a fine gara nel tripudio del Dall’Ara, lasciando a Conte l’analisi spietata della gara del Napoli, mai in partita, mai pericoloso, abulico, impalpabile anche dopo lo svantaggio, quando tutti si sarebbero aspettati almeno una reazione d’orgoglio.
Più che un’analisi, in effetti, quello di Conte è stato un atto d’accusa, deciso, senza mezzi termini: le prossime giornate di Campionato, dopo la sosta, ci diranno se la strigliata del tecnico avrà i suoi frutti, come spesso avvenuto in passato. In caso contrario la stagione dei Campioni d’Italia rischierebbe di prendere una brutta piega, come preconizzato dal tecnico nel suo infuocato postpartita.
L’articolo Serie A: nella giornata dei portieri la Roma fa la voce grossa e torna al comando con l’Inter proviene da IlNewyorkese.