
MILANO (ITALPRESS) – La qualità della vita inizia dai luoghi in cui passiamo la maggior parte del nostro tempo: la casa e il posto di lavoro. Un ambiente sano e gradevole non è solo una questione estetica, ma influisce direttamente sul benessere fisico e mentale: respirare aria pulita, vivere in spazi puliti e ordinati contribuisce a ridurre lo stress, favorisce la concentrazione e migliora la salute in generale. Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza che la cura degli ambienti chiusi riguarda anche ciò che non vediamo: batteri, allergeni, acari e residui chimici che si depositano su superfici, tessuti e pavimenti e che possono essere affrontati con sistemi naturali, riducendo l’uso di sostanze chimiche dannose per l’ambiente e per le persone.
“L’innovazione di Polti Group è avvenuta in tre diversi livelli: negli ultimi 15 anni c’è stata un’innovazione dei prodotti, dei processi e della governance, con un passaggio generazionale e un modello di leadership diverso e per certi versi più inclusivo. Per quanto riguarda il prodotto, abbiamo continuato con l’Heritage di mio papà, ovvero investire in nuovi brevetti e dispositivi di disinfezione a vapore; relativamente ai processi, il modello organizzativo va adattato alle nuove forme di business e ai metodi innovativi di assemblaggio”, ha dichiarato Francesca Polti, presidente di Polti Group e vicepresidente di Confindustria Como, intervistata da Marco Klinger per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
Nel fare una sintesi della genesi e della mission dell’omonimo marchio, Polti racconta come “la grande intuizione di mio padre è stata, grazie al consiglio di una cliente, quella di riprodurre una stiratrice professionale in miniatura: così facendo ha inventato non solo un prodotto, la famosa Polti Vaporella, ma un vero e proprio mercato. La cura degli ambienti è centrale nei nostri apparecchi: abbiamo i Dispositivi di disinfezione a vapore che permettono di pulire e disinfettare senza l’utilizzo di detergenti chimici, che per quanto necessari ed efficaci in alcune situazioni sono meno salubri di prodotti a vapore, che peraltro sono più facili e veloci da usare”.
La presidente di Polti Group si sofferma poi sulla responsabilità del suo ruolo: “Per me vuol dire farsi carico di un’azienda che deve essere sostenibile nel tempo e non guardare al breve periodo. Ultimamente mi sento anche di dover essere una fonte di ispirazione per i giovani e le giovani, per fargli capire che una donna può essere madre, moglie e imprenditrice: i sacrifici non mancano, ma bisogna lavorare su stereotipi e paradigmi per distruggere i vecchi e crearne di nuovi”.
La lezione più importante imparata in carriera, afferma Polti, è che “le scelte più difficili si prendono quando le cose vanno meglio e non quando vanno peggio: ho preso le redini dell’azienda in una fase molto complicata, quella della crisi che c’è stata tra il 2008 e 2012, ma in quell’occasione ho trovato le risorse e le competenze più forti; quando invece le cose hanno cominciato ad andare bene mi sono accorta di aver fatto più errori”.
Polti conclude con la spiegazione del lungo e solido legame tra la sua azienda e il ciclismo: “Mio papà, oltre a essere sempre molto attento al benessere, era appassionato di ciclismo dal 1986: con il suo Team Polti ha vinto il Giro d’Italia e altre competizioni importanti. Non era solo una passione, ma un accostamento di valori e un veicolo per aumentare la notorietà del nostro brand: il ciclismo è uno sport senza tifo contro, se sono tornata a investire in esso dopo tanti anni il merito è soprattutto di Ivan Basso che ha insistito; ho chiesto consiglio anche a mio papà, che mi ha raccontato come il ciclismo sia stato lo sport che gli ha portato più soddisfazioni da un punto di vista sia personale sia professionale. Ci siamo resi conto che avevamo bisogno di rinfrescare la nostra immagine: non a caso, una delle scelte che ho fatto in termini di innovazione è stata cambiare il brand, per quanto quello vecchio sia ancora molto riconosciuto e riconoscibile”.
“Il Giro d’Italia tocca all’incirca 20 milioni di persone: c’era bisogno di riportare il brand sulle strade. I valori di Polti sono innovazione, sostenibilità e rispetto e questo vale anche per la nostra squadra di ciclismo: nella visione che abbiamo io e Ivan Basso azienda e squadra sportiva devono lavorare insieme, tra i due settori – ha concluso – ci sono diverse similitudini e se non c’è un gruppo dietro non si vince”.
-Foto tratta da video ‘Medicina Top’-
(ITALPRESS).