
ROMA (ITALPRESS) – “Il provvedimento prevede l’educazione al contrasto della violenza di genere, qualsiasi violenza di genere. È dunque falso quello che voi avete affermato, e devo dire che sono indignato perché è stato sfruttato un tema così delicato come quello dei femminicidi, e sono indignato che voi abbiate detto che questa legge impedisce la lotta contro i femminicidi, scoraggia la lotta contro la violenza di genere. Voi lo avete affermato. Vergognatevi, tutto questo non c’è in questa legge”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo nell’Aula della Camera sul provvedimento sul consenso informato. Affermazioni che hanno provocato la dura reazione dell’opposizione, con proteste veementi.
La vicepresidente della Camera Anna Ascani ha dovuto riportare l’ordine. “Le mie erano affermazioni politiche legate all’accusa di non consentire la lotta contro i femminicidi. Ritengo affermazioni di questo tipo vergognose – ha poi precisato Valditara -. Può darsi che non siano state fatte neanche qua in Aula ma io le ho sentite. Teniamo da parte il tema dei femminicidi e delle violenze di genere che ci vede alleati, dalla stessa parte”.
“Irrispettoso del Parlamento e soprattutto delle opposizioni, il ministro Valditara fa un comizio arrogante, offende il Parlamento usando parole inappropriate, gridando ‘vergognatevi’, poi gira le spalle e se ne va. Invece di lavorare insieme sull’educazione all’affettività”, ha commentato il gruppo del Partito Democratico con vari interventi in Aula.
“È impossibile proseguire con i lavori parlamentari, non ci sono le condizioni: le parole del ministro Valditara sono troppo gravi. Per questo chiediamo la convocazione di una capigruppo per capire come procedere”, ha dichiarato la vicepresidente vicaria del Partito Democratico alla Camera, Simona Bonafè, appellandosi al presidente della Camera Lorenzo Fontana. “Abbiamo ascoltato insulti e parole offensive”, ha concluso Bonafè.
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