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Chiuso il Forum Internazionale del Turismo, Meloni “comparto strategico”

BAVENO (VERBANIA) (ITALPRESS) – Si è concluso a Baveno, sul Lago Maggiore, il Forum Internazionale del Turismo, due giorni in cui il ministro Daniela Santanchè ha chiamato a raccolta tutti gli stakeholder del settore e al quale sono intervenuti numerosi esponenti del governo. Doveva esserci anche la premier Giorgia Meloni, la quale però ha cancellato all’ultimo l’impegno, collegandosi in video con i partecipanti al Forum. Dopo aver rivendicato la revisione del Pnrr ottenuto dall’Ue – “Il Pnrr è fondamentale purchè si sia in grado di fare arrivare le risorse a terra e di spenderle nei tempi e bene. E’ un lavoro di cui vado estremamente fiera, un lavoro molto complesso che ha coinvolto ministeri e soggetti del settore, oggi siamo in grado di presentare un nuovo piano che supera le criticità nell’attuazione di alcune misure precedentemente previste, perchè non vogliamo perdere un euro, e concentrare le risorse sulla crescita con un percorso più incisivo di riforme e investimenti” ha detto, Meloni ha ricordato di aver strappato altri fondi per il settore turistico. “Sono contenta di annunciare che ci sono che grazie alla revisione del Pnrr ci sono oltre 300 milioni di euro per rafforzare la competitività del turismo. Lo facciamo attraverso il fondo tematico Bei per il turismo, che consente di finanziare l’ammodernamento di strutture ricettive e dei servizi per il turismo – ha aggiunto -. Un sostegno concreto a un comparto strategico”. Anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha parlato di Pnrr: “Abbiamo preso le scelte giuste e i risultati si vedono – ha detto -. Teniamo presente che la grande spesa ha portato a un livello di debito tale che i tassi di interesse pesano sulla spesa pubblica. Serve un’oculatezza nella spesa, ma non frenare gli investimenti. Se altri hanno sbagliato non dobbiamo farlo noi”. Con il ministro dello Sport Andrea Abodi e il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il focus si è spostato sui grandi eventi sportivi e sulla mancanza delle infrastrutture legate allo sport. “All’estero hanno fame d’Italia, tutti a livello internazionale ci vogliono riconoscere la possibilità di fare eventi sportivi nel Paese, ma noi dobbiamo dare delle garanzie sulla parte infrastrutturale e su questa cosa da decenni il Paese ha fallito, noi non siamo mai stati in grado di dare queste garanzie. Il governo deve accelerare e modificare gli aspetti normativi e amministrativi legati alla parte infrastrutturale. E’ qualcosa di sconvolgente: 1956 Olimpiadi di Cortina, 1960 Roma, 1990 Mondiali di calcio, 2006 Olimpiadi Torino: fuori questi 4 grandi eventi sportivi planetari lo Stato dal dopoguerra ad oggi non ha fatto un’opera pubblica sportiva. Non è mai stato fatto nulla” ha detto Giovanni Malagò. “Credo che abbia ragione Malagò – ha aggiunto il ministro dello Sport, Andrea Abodi -, abbiamo trovato una situazione che è figlia di questi decenni, abbiamo un’idea di modello di sviluppo complessivo nel quale lo sport è un elemento significativo. Il tema infrastrutturale è cruciale ma se abbiamo una palestra ogni due scuole è problema che si è consolidato nel tempo e che cercheremo di scardinare. Non coltiviamo l’ambizione di risolvere il problema in 4 anni”. Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura ha sottolineato l’importanza dei beni culturali per i flussi turistici. – “Turismo e cultura sono intimamente e strettamente legati uno con l’altro. Tutte le analisi ci dicono che i grandi flussi sono improntati di più sulla cultura. Negli anni ’70 c’era un turismo meramente balneare legato alle montagne e ai laghi, ma oggi chi viaggia e fa turismo vuole assolutamente anche conoscere e l’Italia è una superpotenza”.”Quando ho detto che è una superpotenza culturale mi riferivo al fatto che la nostra penisola al centro del Mediterraneo rappresenta un unicum di sovrapposizioni, di susseguirsi di civiltà ognuna delle quali ha lasciato qualcosa” ha aggiunto. Il ministro Daniela Santanchè, in chiusura del Forum internazionale del turismo, annuncia i “Verticali del Turismo”, la prima azione programmatica pianificata in vista del 2024, per portare avanti il percorso di crescita e sviluppo del comparto che il dicastero ha avviato nell’arco del primo anno di governo Meloni. L’iniziativa consisterà in una serie di appuntamenti tematici che si svolgeranno in ogni Regione d’Italia, al fine di approfondire le diverse specificità e peculiarità regionali, vere e proprie verticali su cui poggia l’industria del turismo, rafforzandone la valorizzazione in termini di attrattività turistica con lo scopo di liberare tutto il potenziale a oggi latente e inespresso dei vari territori.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Ministero del Turismo

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