Oltre 60mila. È questo il numero che fa di Molfetta il comune italiano con più emigrati all’estero. E non è un caso che proprio qui, presso la sala conferenze del Museo Diocesano, si sia presentato, ieri venerdì 18 luglio, il nuovo Direttivo della Confederazione italiani nel mondo. Un momento di confronto aperto, animato da idee, progetti e visioni condivise, con l’obiettivo di dare nuova voce alla comunità pugliese nel mondo. L’evento ha visto la presenza di rappresentanti istituzionali, operatori del settore turistico e culturale, giornalisti e cittadini, con grande coinvolgimento da parte delle associazioni di pugliesi all’estero.
Tante le persone e le famiglie che se ne sono andati per cercare fortuna e costruirsi una nuova vita in altri paesi, soprattutto gli Stati Uniti, senza mai spezzare, però, il legame con la propria terra d’origine.
“Vogliamo dare voce alle storie pugliesi nel mondo, creando reti culturali, economiche e turistiche. Una nuova narrazione della Puglia che parte dai suoi legami più profondi. Quando i nostri emigrati tornano qui, da tutto il mondo, generano un impatto notevole sul territorio, sia sul lato economico che turistico, ma anche per quanto riguarda il legame con le loro famiglie, conoscere la terra dei loro avi è importante”.
Ha detto Roberto Pansini, Presidente Cim Puglia.

Sono tanti, infatti, i pugliesi che, pur vivendo all’estero, decidono di tornare per celebrare il loro matrimonio.
Il wedding tourism rivolto agli italiani all’estero è stato uno dei temi centrali, illustrato dal referente per la CIM Antonio Marzano:
“Una scelta dettata non solo dalla bellezza del luogo ma anche per il valore che ha il legame con la propria terra. Una sorta di ricongiunzione con il proprio passato”.
Mons. Giuseppe de Candia, 93 anni, dell’ufficio Diocesi Migrantes, ha ricordato il valore intramontabile di famiglia e fede per gli emigrati pugliesi e l’On Angelo Sollazzo, Fondatore e Presidente emerito della CIM ha sottolineato quanto sia importante la presenza degli italiani all’estero, importante risorsa anche sotto il profilo commerciale:
“Gli italiani all’estero mangiano italiano, importano pasta, olio, vino. Sono consumatori ma anche divulgatori e questo potrebbe portare l’incidenza del Pil per il settore agroalimentare dal 13% a oltre il 16%. Rafforzare il legame con gli italiani all’estero è un obiettivo strategico, non solo identitario. La Puglia può diventare simbolo di un nuovo protagonismo migratorio”.
Saverio Tammacco, Presidente Commissione Bilancio Regione Puglia: ha sottolineato l’importanza dell’ascolto e dell’accoglienza verso le nuove generazioni di oriundi, interessati a esperienze turistiche autentiche legate alle proprie radici.
Ampio spazio, dunque, è stato dedicato all’impegno della CIM per la tutela dei diritti degli italiani all’estero, in particolare in riferimento alla riforma sulla cittadinanza italiana per discendenza.
Concludendo, Roberto Pansini ha lanciato un appello: «La CIM Puglia sarà una casa aperta per tutti. Vogliamo tessere nuove storie e promuovere alleanze concrete, con passione e competenza».
L’articolo Confederazione italiani nel mondo: il nuovo direttivo Regione Puglia proviene da IlNewyorkese.