
ROMA (ITALPRESS) – Come il settore del vino, anche quello della birra sta vivendo un periodo di difficoltà. Nel 2024, il comparto si è trovato a fare i conti con un contesto di aumento generale dei prezzi e dell’inflazione, registrando una flessione nei consumi e nella produzione, anche se più lieve rispetto al 2023. Decrescita più marcata, invece per import ed export, con una conseguente crescita della birra prodotta e venduta in Italia. A offrire una fotografia aggiornata del comparto è l’Annual Report 2024 di AssoBirra, l’Associazione di riferimento per il settore birrario italiano. Secondo il Report, nel 2024 la produzione di birra in Italia ha raggiunto 17,2 milioni di ettolitri, registrando una contrazione più contenuta rispetto ai 17,4 milioni di ettolitri del 2023. I consumi, invece, si sono attestati a 21,5 milioni di ettolitri, in lieve calo del 1,54% rispetto all’anno precedente. L’import di birra ha registrato una flessione del 4,95% rispetto all’anno precedente, pari a 400 mila ettolitri. La Germania rimane il principale Paese di origine dell’import, con il 44,7% del totale delle importazioni, seguita da Belgio (seppur con una quota in calo, scesa all’ 11,6%), Polonia (11,4%) e Paesi Bassi (8,8%). Tra i Paesi non comunitari, che rappresentano oggi il 2,7% del totale dell’import, il maggior esportatore verso l’Italia è il Regno Unito, con circa 103.004 ettolitri. Anche l’export mostra un aggregato inferiore a quello del 2023 (3,3 milioni di hl nel 2024, con un -7,82% rispetto ai 3,6 dell’anno precedente). Nella distribuzione dell’export si rileva un leggero calo della quota verso il Regno Unito (41,5% nel 2024 rispetto al 43,9% del 2023), con una contrazione in volume di circa 205.000 ettolitri. In crescita invece le esportazioni verso Albania (+27%), Paesi Bassi (+6,6%), e soprattutto Stati Uniti, con un incremento del 12,7%. In questo contesto, c’è però un segmento che cresce. Quello delle birre analcoliche e a basso contenuto alcolico che rappresentano un segmento dinamico, capace di rispondere alle nuove esigenze dei consumatori orientati verso stili di vita più salutari e consapevoli. Nel 2024 le birre low e no alcol hanno rappresentato il 2,11% del totale dei consumi, in aumento del 13,4% rispetto all’1,86% del 2023.
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