ROMA (ITALPRESS) – Enav SpA è il primo Air Navigation Service Provider al mondo a raggiungere la carbon neutrality, grazie all’abbattimento delle emissioni dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2) generate dalle attività aziendali. A dare l’annuncio, durante la quinta edizione del Sustainability Day della società che gestisce il traffico aereo civile in Italia è stato l’amministratore delegato Pasqualino Monti nel corso dell’evento a Palazzo Wedekind a Roma. “Fare sostenibilità significa dare un contributo tangibile anche in termini economici alla comunità a cui, in un solo anno, grazie alle azioni di Enav, abbiamo restituito oltre un miliardo di euro. Essere ‘carbon neutral’ per la nostra Società rappresenta una tappa intermedia”, ha detto. “Intendiamo proseguire con determinazione il cammino intrapreso, supportando anche i nostri stakeholder nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del settore. Quest’anno, da gennaio a ottobre, ad esempio, grazie all’ottimizzazione delle rotte, abbiamo consentito una diminuzione di 60 mln di kg di carburante per le compagnie aeree”.
La quinta edizione del Sustainability Day di Enav ha visto anche la tavola rotonda sulle “Strategie per il futuro della mobilità sostenibile”, con il presidente di Enac Pierluigi Di Palma, l’ad di Aeroporti di Roma Marco Troncone, l’ad di Anas Aldo Isi e il presidente di Airbus Italia Serafino D’Angelantonio.
Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati dello studio True Value che hanno evidenziato come tutte le azioni introdotte dal Gruppo Enav, comprese quelle finalizzate all’abbattimento delle emissioni, abbiano generato un impatto positivo sulla comunità per oltre un miliardo di euro in un solo anno.
Per quanto riguarda, ad esempio, le attività di Enav per l’ottimizzazione delle rotte, nel 2022, queste azioni hanno permesso di evitare un costo per la collettività pari a 41 milioni di euro. Infatti, grazie all’implementazione del progetto Free Route, le compagnie aeree che volano in Italia hanno percorso oltre 16 milioni di km in meno, generando benefici in termini di minor consumo di carburante pari a 65,3 milioni di kg e conseguente riduzione delle emissioni pari a 206 milioni di kg di CO2e. Dal 2017, primo anno del Free Route, a fine ottobre 2023, i dati mostrano un risparmio di quasi 84 milioni di km pari a circa 330 milioni di kg di carburante con conseguente riduzione delle emissioni per oltre 1 miliardo di kg di CO2.
Per quanto riguarda l’abbattimento delle emissioni dirette e indirette di Enav, la strategia del Gruppo, in linea con gli obiettivi climatici Net Zero 2050, era già stata validata nel novembre 2021 da Science Based Target Initiative, iniziativa internazionale nata per supportare le aziende nel fissare e raggiungere i target di riduzione delle emissioni di gas serra.
Il raggiungimento della carbon neutrality è il frutto di una serie di azioni che hanno consentito all’azienda, rispetto alla baseline del 2019, di raggiungere una riduzione delle emissioni pari a oltre l’80%: tra queste, la conversione dei contratti di acquisto di energia elettrica, oggi circa il 90% dell’energia elettrica acquistata dal Gruppo proviene da fonti rinnovabili; l’efficientamento energetico degli asset, come gli impianti automatizzati di illuminazione a led o l’ammodernamento degli impianti di climatizzazione; l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (principalmente impianti fotovoltaici ma anche eolici e geotermici) e la sostituzione del parco auto aziendale con veicoli elettrici / ibridi / plug-in.
La quota di emissioni restante, non ancora riducibile, è stata compensata attraverso carbon credits destinati al finanziamento di due programmi, in India e Mozambico, per la tutela ambientale e certificati dallo standard VCS (Verified Carbon Standard): il programma Renewable energy hydro India, con la realizzazione di una centrale idroelettrica ad acqua fluente da 300 MW, che fornirà di energia rinnovabile le comunità locali di Kuppa, Kinnaur District Himachal Pradesh, e il progamma Efficiency improved cookstoves per la sostituzione delle tradizionali stufe, altamente inquinanti, per 1.800 famiglie della città di Maputo, in Mozambico.
– Foto xi2/Italpress –
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