MILANO (ITALPRESS) – Il digitale al centro del cambio di passo in tema di sostenibilità per le aziende italiane: al “Sustainability Summit 2023” di EY, che si è tenuto il 5 aprile a Milano, il ruolo del digitale ha tenuto banco durante il panel “Sostenibilità nell’era digitale: soluzioni per abilitare trasformazione ESG”. Alla tavola rotonda hanno partecipato, come aziende portatrici di testimonianze, Carrefour, Birra Peroni, Snam e Mediaset Group. “La tecnologia e il digitale hanno un ruolo dicotomico – ha detto Irene Pipola, Italy Consulting TMT Leader di EY. Da un lato sono parte del problema, rappresentando il 3-4% delle emissioni di CO2 complessivamente, dall’altro sono senza dubbio una delle leve determinanti per compiere la trasformazione. I dati hanno già oggi un ruolo chiave e lo avranno sempre di più nel tempo. In futuro, infatti, più i dati di sostenibilità saranno trattati in maniera simile a quelli finanziari e più potranno indicare la direzione verso cui orientare eventualmente gli investimenti”.
Tutte le aziende coinvolte nel panel hanno portato esempi concreti di come il digitale e i dati possano essere fondamentali per andare nella direzione della sostenibilità. Carrefour per esempio ha da poco introdotto una piattaforma digitale per stimolare i fornitori a livello internazionale a contribuire alla riduzione della Carbon Footprint. La piattaforma permette di monitorare nel tempo le emissioni di gas serra dei prodotti che vengono distribuiti nei punti vendita di Carrefour, ciò per poter perseguire gli obiettivi che l’insegna si è data ovvero la riduzione del 30% delle emissioni di gas serra al 2030 della loro catena di approvvigionamento. Peroni ha raccontato l’esperimento di tracciabilità in blockchain dell’orzo, materia prima per la birra. La tecnologia permette di vedere in tempo reale l’impatto delle modifiche alle procedure in campo, avendo così dati che non sono più statici ma “in movimento”. Mediaset sta cercando di ridurre l’impronta carbonica dei prodotti televisivi partendo dal suo ecosistema di fornitori, fatto di piccole e medie imprese che ancora non si sono adattate completamente alle misurazioni ESG. La gestione integrata dei dati permette dunque ai fornitori, anche piccoli, di migliorarsi. Snam, con l’aiuto dei dati e del digitale, sta da un lato cercando di consolidare l’efficienza energetica nei consumi e dall’altro sta portando avanti il passaggio da una rete che si concentra sulla distribuzione del gas naturale a una che gestirà fonti energetiche a basso impatto di emissioni. I dati e le tecnologie aiuteranno quindi ad affrontare la transizione “green” dove, tra i vettori, ci sono elettricità, idrogeno e biomentano.
– foto col Italpress –
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