ITALIA • EUROPA • USA

Farnesina, a Villa Madama giuramento per 46 giovani funzionari diplomatici

Farnesina, a Villa Madama giuramento per 46 giovani funzionari diplomatici

ROMA (ITALPRESS) – A Villa Madama hanno giurato fedeltà alla Repubblica 46 giovani funzionari diplomatici, alla presenza del vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e del ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo. Sono intervenuti, inoltre, il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, il presidente dei Giovani di Confindustria Maria Anghileri, il presidente del CRUI Giovanna Iannantuoni e il presidente del CONI Luciano Buonfiglio.

“In questo momento particolare dobbiamo diventare protagonisti anche della politica economica. Siamo la seconda potenza economica dell’Unione europea”, ha detto Tajani parlando ai funzionari. “Tutta l’organizzazione politica deve favorire una sempre crescente presenza delle nostre imprese. Avete il compito di accompagnare il nostro paese giorno per giorno al fine di renderlo più forte”. Tajani ha poi parlato della riforma per l’accesso al concorso per la carriera diplomatica: “Credo che si possa essere buoni diplomatica anche senza la laurea in giurisprudenza, in economia o scienze politiche. L’esame deve essere di base uguale per tutti e dall’anno prossimo cambieremo perché allargheremo la possibilità di accedere a tutte le facoltà”.

Anche la Bernini ha rivolto i suoi auguri ai 46 nuovi funzionari, appartenenti al corso di formazione “Tosca Barucco”, affinché svolgano il ruolo di “rendere conoscibile la nostra cultura e la nostra storia senza eguali” in quanto rappresentanti della “diplomazia economica, culturale, accademica, scientifica e sociale”. È un ruolo “che potrete declinare in maniera sempre più innovativa”. “La diplomazia è un’arte nobile fatta di misura, ascolto e visione. A voi che iniziate questo straordinario cammino auguro di custodire lo spirito di questa vocazione che è quella di saper costruire dei ponti e interpretare il tempo presente e rappresentare con orgoglio e sensibilità il nostro paese”, ha detto il ministro Zangrillo. “È fondamentale che ogni amministrazione non si limiti a inseguire i cambiamenti ma li sappia comprendere e cerchi di anticiparli e di governarli contribuendo a renderli sostenibili e coerenti con i nostri valori costituzionali”. “La diplomazia è una delle eccellenze del nostro Paese – ha sottolineato il ministro -: rappresenta il volto dell’Italia nel mondo e dimostra come una Pubblica amministrazione moderna, competente e strategica possa essere una leva fondamentale di sviluppo e coesione, a livello nazionale e internazionale. Servire l’Italia nel mondo significa mettere a sistema competenze, visione e capacità di dare forma a soluzioni concrete”. “Non bisogna trascurare nulla, bisogna avere cura del dettaglio. Bisogna avere la consapevolezza che in qualsiasi momento dobbiamo essere all’altezza di essere protagonisti. Il nostro paese deve essere sempre in prima linea, perché siamo consapevoli di rappresentare delle eccellenze”.

“I dazi al 30% potrebbero compromettere verso gli Stati Uniti il nostro prodotto. Rischiamo di perdere 37 miliardi di export. Ma sono sicuro che si troverà un accordo”, ha detto Orsini, per il quale la risposta a questa situazione è “aprire ai nuovi mercati. Per farlo abbiamo bisogno della vostra energia e di potervi incontrare. La cooperazione internazionale è fondamentale per far capire che il nostro paese è riconosciuto in tutto il mondo con i prodotti del ben fatto. Questa è la forma migliore per poterci esprimere e per poter attrarre. La connessione delle conoscenze è l’unica via per incrementare la crescita dell’Italia”.

– foto xl5/Italpress –

(ITALPRESS).

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn

Welfare, Fava “L’Inps punta sui giovani”

SALERNO (ITALPRESS) – “Stiamo puntando sui giovani, per dare loro un futuro professionale, personale, familiare e sociale strutturale”. Lo ha detto il presidente dell’Inps, Gabriele

Torna in alto