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La ricerca ha riscontrato un aumento del rischio di fischi e sibili al torace associato all’esposizione a siccità estrema e ondate di calore durante il primo anno di vita. In particolare, le ondate di calore e la siccità provocano un rischio maggiore di respiro sibilante nei neonati tra i 6-18 mesi. Ogni ondata di calore nel primo anno di vita aumenta del 16% il rischio di questa problematica. A differenza di altri studi che si focalizzavano sugli effetti acuti degli eventi estremi, questa ricerca evidenzia gli effetti cronici che si manifestano già nelle prime fasi dello sviluppo e sono associati all’esposizione ripetuta durante il primo anno di vita. “I risultati di questo studio – spiega Silvia Maritano, prima autrice dell’articolo e ricercatrice del dell’Università di Torino presso l’Unità di epidemiologia AOU città della salute e della scienza di Torino – sottolineano l’importanza di considerare le conseguenze del cambiamento climatico come potenziali determinanti di patologie croniche in ottica longitudinale. Questo lavoro apre la strada a nuove ricerche sui rischi a lungo termine del cambiamento climatico, mettendo in luce l’urgente necessità di politiche congiunte di mitigazione e prevenzione volte a ridurre l’esposizione ai fenomeni meteorologici estremi fin dalle prime fasi di vita delle persone”.
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