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Il fisco assorbe 156 giorni di lavoro a causa di 2,5 mln di evasori


ROMA (ITALPRESS) – I contribuenti italiani hanno impiegato 156 giorni per onorare tutte le richieste avanzate dal fisco. Lo rileva l’Ufficio studi della Cgia, precisando che per rispettare le scadenze previste dal calendario fiscale, le persone fisiche e quelle giuridiche hanno teoricamente lavorato per lo Stato sino all’inizio dello scorso mese di giugno. Versamenti che sono necessari per retribuire i dipendenti pubblici, per consentirci, quando è necessario, di essere curati da una struttura ospedaliera pubblica. Solo dal 6 giugno fino al prossimo 31 dicembre gli italiani lavoreranno per sé stessi e per la propria famiglia. In Italia, purtroppo, i contribuenti onesti versano molte tasse perché ci sono tante persone che non le pagano o lo fanno solo parzialmente. Secondo le ultime stime dell’Istat riferite al 2022, infatti, sono quasi 2,5 milioni le persone fisiche presenti in Italia che sono occupate irregolarmente. Sono uomini e donne che lavorano completamente in nero o quasi; quando operano in qualità di subordinati non sono sottoposti ad alcun contratto nazionale di lavoro. Se, invece, lavorano in proprio, ovviamente non possiedono la partita Iva. In valore assoluto il numero più elevato è concentrato in Lombardia, seguono il Lazio e la Campania.
gsl

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