Le vittorie negli scontri diretti valgono doppio, letteralmente: portare a casa 3 punti e contestualmente impedire che la competitor smuova la classifica, guadagnando sulla diretta rivale di classifica quei 3 punti, a conti fatti equivale ad aver fatto un “gioco da 6”. È il caso di Juventus e Napoli, vincitrici rispettivamente su Milan e Atalanta. I bianconeri hanno approcciato alla sfida dello Stadium con 34 punti in classifica, +3 rispetto al Milan, arrivato allo scontro diretto a quota 31. In caso di vittoria esterna i rossoneri avrebbero raggiunto in classifica i rivali, ma la vittoria degli uomini di Motta ha lanciato la Juve a +6: si può ben dire che sia stata una vittoria da 6 punti.
Stesso discorso vale per l’Atalanta di Gasperini, la cui corsa scudetto era già stata rallentata da 3 pareggi consecutivi prima di arrivare allo scontro diretto con il Napoli. La Dea si è presentata al big match di sabato a quota 43 punti, contro i 47 del Napoli: in caso di vittoria casalinga i nerazzurri di Bergamo avrebbero accorciato fino a -1 dal Napoli, assottigliando al minimo il gap. Invece la vittoria del Napoli, grazie al gol segnato al 78’ da Romelu Lukaku, ha spedito in vetta il Napoli, a + 7 sui bergamaschi. Altra vittoria che vale 6 punti.
Per il Napoli si tratta di un grande messaggio al campionato: gli uomini di Conte ci sono, nonostante il tribolato addio di Kvara, e con questa spallata sono pronti a cercare la fuga.
Un’altra spallata al campionato l’ha data l’Inter, in grado di dominare e battere l’Empoli “ammazzagrandi”: i nerazzurri hanno così risposto prontamente al Napoli e, classifica alla mano, con una partita ancora da recuperare, possono attaccare la vetta dei partenopei: la sfida è lanciata, la corsa a 3 per lo scudetto potrebbe essere diventata una corsa a due.
Nella seconda fila ha rialzato la testa la Lazio di Baroni, vincitrice nettamente sul campo del Verona: i biancocelesti hanno riposto così all’attacco della Juve, conservando, almeno momentaneamente, il quarto posto in classifica, che vale l’accesso alla prossima Champions League.
In zona Europa League, continuano ad essere prepotentemente al ribasso le quotazioni della Fiorentina, che non è riuscita a battere neanche il Torino, nonostante il vantaggio e l’uomo in più, mentre sonno al rialzo le quotazioni del Bologna, che sembra aver messo da parte la saudade di Motta e trovato una propria identità con Italiano.
Il Milan resta un’incognita: difficile capire se la creatura di Conceicao sia quella vista a Riad o quella vista allo Stadium: nel dubbio si fa fatica a puntare sulla continuità di un gruppo forte ma dal rendimento altalenante, forse eccessivamente dipendente dal talento di cristallo di Pulisic, troppo spesso fermo ai box.
Restando alla zona lotta europea, sul fatto che la Roma sia dipendente dal genio tecnico di Paulo Dybala ci sono davvero pochi dubbi: da Mourinho a Ranieri, passando per De Rossi e comprendendo la parentesi visionaria dello sperduto Juric, tutti gli allenatori della Roma degli ultimi 3 anni hanno convenuto sul fatto che c’è una Roma con Dybala e una Roma senza. C’è tanto di Paulo Dybala nel momento positivo dei giallorossi, che hanno portato a casa 3 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 5 partite. La Roma di Ranieri sembra aver finalmente trovato i giri giusti e il calendario, almeno fino ad aprile, alimenta sogni di gloria. Il primo big match i giallorossi dovranno giocarlo, in casa, nel week end del 6 aprile contro la Juventus: questo significa che, fino a quel momento, la Roma avrà a disposizione 2 mesi e mezzo e 9 partite di campionato per cercare di risalire verso la zona Champions. Certo le ultime 8 giornate, dalla 31ma alla 38ma, saranno durissime, ma se la Roma dovesse arrivarci forte di un filotto di vittorie e con una posizione di classifica gratificante si potrebbe addirittura prospettare un finale lanciato in volata, sullo slancio dell’entusiasmo. Tutto sta a ritrovare una vittoria esterna che manca da una vita alla Roma: l’ultima volta 9 mesi fa, una follia, si forma una vita nel grembo materno in 9 mesi…era il 25 aprile 2024 e la Roma batteva l’Udinese ad Udine. Domenica sarà il 26 gennaio e la Roma affronterà l’Udinese ad Udine…
L’articolo Il Napoli e l’Inter provano a dare la prima spallata al Campionato. proviene da IlNewyorkese.