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“La prevenzione è una rivoluzione culturale”: Pasquale Riccio racconta Campus Salute da New York

Dal cuore di Napoli al palco internazionale del Fancy Food Show di New York, Pasquale Riccio, presidente nazionale di Campus Salute – Progetto Alfa, porta il suo messaggio di prevenzione, salute e stili di vita sostenibili. In questa intervista racconta l’impegno di una rete fatta di volontari, le prospettive internazionali del progetto e l’idea di una dieta “planeterranea” come modello globale per il benessere collettivo.

Come presidente hai un ruolo fondamentale nel guidare questa organizzazione verso la promozione del benessere. Come dici spesso, però, “il bene non basta: deve essere organizzato e strutturato” per produrre effetti concreti nella comunità e stimolare un’emulazione virtuosa. Ti chiederei allora di raccontarci meglio questo progetto, l’impegno tuo e del tuo team, e i risvolti che forse il pubblico non conosce dietro a questa importante attività di prevenzione.

Prima di tutto, grazie a voi per l’opportunità di raccontare la nostra esperienza in un contesto così importante e di grande visibilità internazionale. Sappiamo bene che New York è un po’ il centro del mondo quando si tratta di imprimere svolte culturali.

Campus Salute è una rete associativa di cui mi onoro di essere presidente, attiva da oltre 15 anni nella promozione della cultura della prevenzione e dei corretti stili di vita. Per questo, non potevamo mancare qui.

Quello che portiamo avanti è un modello assolutamente replicabile, emulabile, scalabile. Per noi non è importante chi lo fa, ma come lo si fa, e con quale obiettivo. E il nostro obiettivo è avvicinare le persone alla consapevolezza: prendersi cura di sé, del proprio corpo, della propria psiche, per affrontare meglio le sfide quotidiane.

Lo facciamo da anni nelle piazze, nelle scuole, in contesti come questo, elaborando nuove visioni della prevenzione. In Italia ci poniamo accanto al sistema sanitario nazionale per supportarlo in quella che definiamo una grande battaglia culturale. Perché la prevenzione è, prima di tutto, una rivoluzione culturale. Una rivoluzione che può aiutare il Paese ad avere cittadini più consapevoli e in salute.

Hai usato una parola molto importante: “rivoluzione culturale”. È proprio questo il punto chiave. Cambiare le abitudini quotidiane richiede un cambio di mentalità. Campus Salute è nato a Napoli, ma oggi siete presenti in tutta Italia con un’attività fortemente radicata sul territorio. Vista la nostra presenza qui a New York, ti chiedo: avete in programma un’espansione internazionale? Pensate a progetti che vadano oltre i confini nazionali?

Assolutamente sì. E lasciami dire una cosa importante: la nostra attività si basa quasi interamente sul lavoro dei volontari, ai quali dobbiamo un enorme ringraziamento. Sono loro la nostra forza.

Siamo nati in Italia, a Napoli, in Campania, e grazie ai volontari siamo cresciuti in tutto il Paese. Ma presto, possiamo dirlo, saremo anche qui a New York per una tappa simbolica, che celebrerà quanto fatto finora nella promozione della prevenzione a 360 gradi.

Siamo attivi anche in sede ONU, al Consiglio Economico e Sociale, con proposte per migliorare le policy legate alla prevenzione, sia in Italia sia a livello internazionale. E grazie anche all’impulso che il governo italiano sta dando con il Piano Mattei nel campo della cooperazione internazionale, stiamo portando le nostre idee anche lì.

Nel prossimo futuro contiamo di essere presenti anche in Africa. Ci sarà molto da fare, ma siamo pronti, insieme ai nostri volontari e a chiunque voglia darci una mano.

Parliamo ora del legame tra alimentazione, salute e sostenibilità. Elementi fondamentali che impattano direttamente su ciò che portiamo in tavola ogni giorno e, di conseguenza, sulla nostra salute. Che significato ha per voi essere qui al Fancy Food Show, tra i brand che rappresentano al meglio il Made in Italy?

Siamo molto orgogliosi di essere qui con la nostra delegazione. Questo evento è un’espressione importante del Made in Italy, e anche noi, nel nostro campo, ci sentiamo parte di questa eccellenza.

L’alimentazione è alla base di uno stile di vita sano. A questo proposito, la nostra responsabile scientifica, la professoressa Annamaria Colao, che è stata anche presidente di Campus Salute, ha lanciato da tempo una proposta rivoluzionaria: trasformare la dieta mediterranea in dieta “planeterranea”.

Cosa significa? Significa coniugare i principi della dieta mediterranea con quelli della sostenibilità, rendendola applicabile e scalabile a livello globale. L’obiettivo è promuovere uno stile di vita più sano, anche attraverso il valore del Made in Italy. E magari, chissà, contribuire a migliorare la salute delle persone in tutto il mondo.

Essere qui al Fancy Food, accanto alle eccellenze italiane, ci permette di vedere da vicino i sacrifici e la dedizione delle aziende. È fondamentale ricordarlo e ringraziare anche voi, che ci date visibilità e ci aiutate a diffondere questo messaggio. Speriamo di tornare presto per raccontare i nostri risultati e continuare questo percorso accanto a chi rappresenta l’eccellenza italiana.

Grazie mille, Pasquale. È stato un piacere raccogliere la tua testimonianza. Il vostro è un messaggio di salute, di futuro e di italianità, che passa per la cura dell’alimentazione e la prevenzione. Ti aspettiamo di nuovo qui a New York, e speriamo presto anche nel resto degli Stati Uniti, con nuovi progetti sempre più impattanti. Grazie ancora.

L’articolo “La prevenzione è una rivoluzione culturale”: Pasquale Riccio racconta Campus Salute da New York proviene da IlNewyorkese.

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