ROMA (ITALPRESS) – “Ci sono punti da modificare su casa, dividendi e forze dell’ordine e lo si farà in Parlamento. Sulle banche il compromesso attuale rende meno vessatorio l’atteggiamento, ed è importante, perché le banche devono aiutare, ma non sono un nemico. La mia preoccupazione va soprattutto alle banche popolari e al credito cooperativo, istituti di territorio preziosi”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista al Messaggero Veneto, parla della manovra. “Io non sono nemico né amico delle banche: dico che un atteggiamento arrogante fa danni alle imprese e spaventa gli investitori, soprattutto gli stranieri. Sulla casa, non voteremo alcuna tassa aggiuntiva. In Consiglio dei ministri non si è parlato né di case né di dividendi. La casa in particolare è un valore centrale per le famiglie, per la loro economia, non dobbiamo accanirci sulle case”, aggiunge.
Sul fronte delle regionali, “auguro buona fortuna a Zaia, noi abbiamo Tosi capolista e cresceremo sopra le due cifre perché c’è voglia, anche tra gli imprenditori, di una forza moderata, cristiana e garantista, di una forza rassicurante. In Veneto, oltre che sui Trasporti, c’è da fare molto per la sanità e Tosi sarebbe un ottimo assessore”, spiega Tajani, che alla domanda se si opporrebbe a un ingresso di Zaia nel governo, risponde: “No, ma allora bisognerebbe fare un rimpasto di ministri. Non credo sia possibile, si aprirebbero troppe discussioni. Perché in quel caso noi dovremo essere rappresentati per i consensi che Forza Italia ha oggi: dopo il voto alle europee e alle regionali sono cambiati i rapporti di forza”.
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