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Nel primo trimestre Pil in lieve crescita ma inflazione ancora alta

“Secondo i nostri modelli, in Italia l’attività economica sarebbe leggermente aumentata nel primo trimestre del 2023, sostenuta dal settore manifatturiero, il quale beneficia della discesa dei corsi energetici e dell’allentamento delle strozzature lungo le catene di approvvigionamento. La spesa delle famiglie sarebbe rimasta debole, a fronte di un’inflazione ancora alta. Proseguirebbe invece l’accumulazione di capitale. Le imprese intervistate tra febbraio e marzo nell’ambito delle indagini della Banca d’Italia segnalano che le condizioni per investire sono divenute meno sfavorevoli”. Così la Banca d’Italia nel Bollettino economico. “L’occupazione è aumentata nel quarto trimestre del 2022 e la domanda di lavoro sarebbe nuovamente cresciuta nei primi mesi dell’anno in corso, nonostante la debolezza del quadro congiunturale. Le retribuzioni non manifestano nel complesso segnali di decisa accelerazione; i margini di profitto delle imprese sono aumentati lievemente”, prosegue. Secondo i dati di Bankitalia, inoltre, “nella media del primo trimestre l’inflazione è diminuita (all’8,2% in marzo), ma la componente di fondo è cresciuta, risentendo ancora della trasmissione ai prezzi finali dei maggiori costi connessi con gli shock energetici. Il rialzo dei tassi ufficiali continua a trasferirsi al costo del credito. I prestiti bancari si sono contratti tra novembre e febbraio, in particolare quelli verso le imprese, per effetto della debolezza della domanda e di criteri di offerta più stringenti. Dalla metà di gennaio le condizioni dei mercati finanziari sono peggiorate anche in Italia, riflettendo gli stessi fattori che hanno condizionato gli andamenti internazionali”.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

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