ROMA (ITALPRESS) – “La pronuncia della Cassazione dimostra che esiste il tema del salario dignitoso, più che del salario minimo. Non a caso la Suprema Corte fa riferimento all’articolo 36 della Costituzione quando parla di ‘giusta retribuzionè attraverso paghe che non siano al di sotto della soglia di povertà perchè esprime questi valori in maniera compiuta e rappresenta il parametro da sempre attuale per ogni valutazione. Leggo quindi la sentenza come uno stimolo a investire nella contrattazione di qualità che promuova tutele e garanzie aggiuntive rispetto al salario minimo orario che, da solo, non è sufficiente a garantire il principio del giusto salario”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro del Lavoro Marina Calderone, in merito alla promunicia della Cassazione secondo cui i giudici possono intervenire per far rispettare alle aziende il principio dell’articolo 36 della Costituzione sulla giusta retribuzione.
Quanto alla posizione del Cnel, secondo il ministro “il lavoro è stato prezioso perchè ha arricchito il dibattito intorno al salario minimo con ulteriori elementi di valutazione e confermando quello che da tempo diciamo: esiste una contrattazione collettiva che copre ben oltre l’80% dei lavoratori italiani. Questa è la base, in linea con l’orientamento dell’Ue, per investire sul rinnovo dei contratti e quindi migliorare le condizioni economiche a favore dei lavoratori, anche attraverso i contratti di secondo livello che puntano sulla produttività e che, grazie a un intervento di detassazione in manovra, sono cresciuti nell’ultimo anno del 35%”.
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Ue, Nardella “Servono risposte chiare su assetto politico Commissione”
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Nel merito l’audizione di Fitto ha fornito alcune risposte che giudichiamo positivamente. Il giudizio finale però lo daremo in relazione al