PALERMO (ITALPRESS) – “Oggi è un giorno di speranza. A guardare tutti questi ragazzi, a guardare questa piazza, mi viene in mente quanto preconizzato da Bufalino. La mafia sarà vinta da un esercito di maestri elementari. Ma potremmo estenderla a tutti coloro che hanno un compito di insegnamento, a tutti coloro che hanno a cuore la formazione, l’educazione delle nuove generazioni”. Così Giuseppe Tango, presidente della sezione palermitana dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), a margine dell’evento “Tribunale chiama scuola”, davanti il Palazzo di giustizia di Palermo, dove sono presenti almeno tremila studenti, secondo i promotori. L’iniziativa è organizzata dall’Ordine degli Avvocati, dall’Associazione Nazionale Magistrati e dalla Rete per la Cultura Antimafia nella Scuola e prevede letture in memoria dei martiri di Capaci e la commemorazione solenne della strage.
“Noi ci ritroviamo qui, ora le scolaresche e più tardi insieme ai magistrati e agli avvocati, proprio per commemorare sicuramente Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifano, Rocco Dicillo – sottolinea il magistrato -. Ma, mi permetto di dire, in queste giornate risplende fulgido l’esempio di tutti coloro che hanno vissuto, lavorato, sacrificandosi per un’ideale di giustizia. Quel giorno di 33 anni fa ha cambiato decisamente la storia del nostro Paese. La cosa ben più importante ha smosso, ha cambiato le coscienze di tanti cittadini, risvegliati dal torpore di quella colpevole indifferenza con il quale guardavano al fenomeno mafioso. E per i più giovani, mi ci metto anche io perché allora ero un bambino, è veramente diventato fonte di ispirazione che ci ha portato a scegliere ciò che siamo oggi”. xd6/vbo/gtr
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