ROMA (ITALPRESS) – “Il governo italiano supporta convintamente le iniziative dell’Unione europea finalizzate a promuovere la libertà, l’indipendenza e il pluralismo dei media nonché a contrastare la disinformazione e i tentativi di ingerenza da parte di Stati terzi nel sistema dell’informazione”. Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, nel corso di un’audizione nelle Commissioni Cultura e Trasporti della Camera sulla legge europea per la libertà dei media, meglio nota come European Media Freedom Act (Emfa), “un atto molto importante di cui condivido totalmente lo spirito e i principi”. Bisogna “rendere effettivo il diritto cristallizzato dall’articolo 3 dell’Emfa, cioè il diritto dei destinatari di servizi di media nell’Unione di ricevere una pluralità di notizie e contenuti di attualità, prodotti nel rispetto della libertà editoriale, a beneficio del dibattito pubblico”, sottolinea.
“La stampa, diversamente dagli altri media, è rimasta finora ai margini della regolamentazione inerente al mercato interno dell’Unione europea” perché “si è sempre considerato che tale settore abbia una rilevanza nazionale o addirittura locale e che quindi la sua disciplina rientri nelle prerogative esclusive degli Stati membri. Ritengo che questa specificità vada tutelata anche oggi” anche “nell’integrazione con le nuove iniziative normative”, ma “è sotto gli occhi di tutti” che “l’avvento di Internet e lo sviluppo della tecnologia digitale abbiano modificato tale scenario, rendendo i contenuti informativi accessibili a livello transfrontaliero e facendo acquisire alla concorrenza tra i media una dimensione internazionale”, spiega il sottosegretario. “Con la digitalizzazione hanno assunto un ruolo sempre crescente nuovi player globali che esercitano, di fatto, la funzione di intermediari dell’informazione, come motori di ricerca e social network” che, “nella maggior parte dei casi, sono in concorrenza con i media tradizionali, sottraendo loro risorse inerenti agli investimenti pubblicitari”. Diversamente dai media tradizionali, però, “sfuggono alle legislazioni nazionali, godendo di una evidente posizione di vantaggio derivante dall’essere soggetti a minori vincoli”.
Il quadro normativo europeo “sta diventando molto complesso e articolato e quindi bisogna essere particolarmente attenti a evitare possibili sovrapposizioni, ambiguità interpretative e contraddizioni”, in modo che “il complesso della disciplina sia armonico e razionale e non ponga problemi di implementazione”. Inoltre, spiega Barachini, “si intravedono all’orizzonte nuove aree da regolamentare, come per esempio l’intelligenza artificiale, che ha un impatto di cui solo ora iniziamo a comprendere la portata”, continua il sottosegretario. “Nonostante si tratti di un regolamento, l’Emfa prevede un’armonizzazione minima affidata, in gran parte, a norme di principio”: sotto il profilo dell’implementazione, questo “potrebbe produrre esiti applicativi diversi nei vari ordinamenti, indebolendone così l’efficacia”, spiega. Bisognerà “prestare attenzione” all’armonizzazione dell’Emfa “con le previsioni” e con “le particolarità” del nostro ordinamento: “penso, per esempio, alla definizione di responsabile editoriale come persona fisica o giuridica che prende o supervisiona le decisioni editoriali all’interno di un fornitore di servizi di media, che necessita di un chiarimento in relazione alle figure presenti nel nostro sistema del direttore responsabile e del direttore editoriale”. “Il mio dipartimento intende offrire un contributo ragionato e qualificato alla procedura di approvazione dell’atto, condiviso anche con le altre amministrazioni e autorità competenti per specifici aspetti, al fine di far approvare il miglior testo possibile, data l’importanza cruciale che questo atto riveste per la vita e la salute delle nostre democrazie”, conclude Barachini.
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