GENOVA (ITALPRESS) – “Con la legge di bilancio che è stata appena presentata, per la prima volta dopo sette anni si torna a parlare di tagli per i Comuni. All’orizzonte vediamo il rischio di tornare a una impostazione restrittiva”. Lo ha detto Antonio Decaro, presidente di Anci, all’assemblea nazionale a Genova. “Si parla di nuovi tagli: 200 milioni sui Comuni e 50 milioni su Province e Città metropolitane, tra il 2024 e il 2025. Più un altro taglio di 100 milioni per i Comuni e 50 per province e Città metropolitane. Mentre mancano del tutto le risorse per sterilizzare gli effetti della perequazione, cioè quei soldi che venivano dati ogni anno ai Comuni per aiutarci nell’operazione di dare più fondi agli enti in difficoltà togliendoli dai bilanci di altri. Tutte queste misure – avverte Decaro – rischiano di mettere in crisi equilibri di bilancio, soprattutto dei comuni finanziariamente più deboli e di impoverire i servizi locali per tutti”.
“I fondi Pnrr che vorrebbero spostare non sono solo quelli dei Pui. A rischio ci sono anche altre opere pubbliche, come quelle per la rigenerazione urbana o le famose ‘piccole e medie operè per un valore di 6 miliardi di euro. Sapete quanti sono i Comuni titolari di queste ‘piccole e medie operè? 7794, sul totale di tutti i 7901 Comuni italiani – ha sottolineato Decaro -. Io vi garantisco – ha aggiunto Decaro – che, se insisteranno a togliere la copertura dei fondi Pnrr europei a questi progetti, noi non molleremo la presa finchè non ci metteranno per iscritto da quali altri fondi prenderanno i soldi per realizzarle. E nessuno provi a fare giochi di prestigio, utilizzando altre risorse che sarebbero comunque destinate ai Comuni”.
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