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All’Università La Sapienza 16 progetti palestinesi vincono il bando della solidarietà

All’Università La Sapienza 16 progetti palestinesi vincono il bando della solidarietà

ROMA (ITALPRESS) – Sono stati presentati oggi in Senato accademico e in Cda i risultati del “Bando di Ateneo di solidarietà per la ricerca e la didattica – Visiting Professors”, che consentirà a studiosi di Paesi in situazioni di criticità economica o sociale di svolgere la loro attività in Sapienza.

Questo bando, che l’Università ha previsto in aggiunta al consueto “Bando di Ateneo per Visiting Professors 2025”, rivolto a tutti i Paesi, è stato pubblicato a fine maggio con scadenza 4 luglio. Le domande presentate sono state 26, a fronte delle 22 finanziabili, per un importo complessivo di 198.000 euro. Tra i progetti vincitori, 16 provengono dalla Palestina (7 da Gaza, 9 dalla Cisgiordania). Le attività dei visiting professors riguarderanno diversi ambiti scientifici e culturali, con scopi didattici e di ricerca: dagli scavi archeologici all’utilizzo sostenibile delle risorse idriche sotterranee in Palestina, allo sviluppo di metodologie didattiche in contesti emergenziali.

“I risultati del Bando Solidarietà – spiega la Rettrice Antonella Polimeniesprimono la volontà della Sapienza di sostenere i principi di libertà accademica di ricerca e di insegnamento, in linea con iniziative analoghe dell’Ateneo in ambito umanitario e di supporto alle popolazioni che vivono in zone di guerra”.

Il Bando era rivolto a docenti, ricercatori ed esperti di comprovata qualificazione scientifica, afferenti a università, istituzioni o enti di ricerca presenti nei 35 Paesi indicati nel Documento triennale di programmazione e di indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo 2024- 2026 del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. Una quota pari al 45% dei contributi è stata riservata in favore di studiosi provenienti da istituzioni con sede nei Paesi del Medio Oriente (Giordania, Iraq, Libano, Palestina, Siria). Di questi, almeno il 60% era assegnato a studiosi provenienti dalla Palestina.

Tra i criteri di valutazione delle domande, oltre a quelli relativi a esperienza e autorevolezza, obiettivi della ricerca, attività didattiche e risultati attesi, era presente anche l’eventuale esposizione a rischio del professore visitatore. Come ulteriore contributo l’Ateneo metterà a disposizione alcuni alloggi a titolo completamente gratuito, destinati a professori visitatori per il periodo della visita a Roma seguendo l’ordine di priorità identificato dal bando.

Sia il bando per Visiting professors 2025 sia quello di Solidarietà per la ricerca e la didattica hanno richiesto l’adesione di tutti i ricercatori stranieri finanziati ai valori fondamentali della Carta europea dei ricercatori e del Codice etico di Sapienza, con particolare attenzione ai potenziali aspetti dual-use delle ricerche, supervisionati dal panel dell’Ateneo costituito nel 2021 e integrato nel 2024.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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