Una settimana fa l’Inter era in piena corsa per il “Triplete”, con 3 punti di vantaggio in campionato sul Napoli, una semifinale di Coppa Italia da giocare (virtualmente in casa) contro il Milan e, alle porte, una semifinale di Champions da preparare contro il Barcellona.
A distanza di pochi giorni le due sconfitte consecutive contro Bologna e Milan hanno radicalmente cambiato le prospettive nerazzurre: oggi lo spettro degli “zero tituli” (cit Mourinho) è più incombente che mai.
La Coppa Italia è miseramente sfumata, oltretutto nel peggiore dei modi, per mano dei rivali cittadini del Milan e con una sconfitta netta, per certi versi umiliante se si considera che è la terza stagionale nei derby: il Milan, con 3 vittorie e 2 pareggi negli scontri diretti, è la vera bestia nera stagionale dell’Inter.
In campionato la corsa a due col Napoli parte da una perfetta parità in classifica (dilapidato a Bologna tutto il vantaggio) e i partenopei possono godere di un calendario decisamente favorevole rispetto all’Inter: nessun big match nelle ultime 5 gare mentre l’Inter dovrà affrontare (anche se in casa) sia Roma che Lazio, in piena corsa Champions.
In Champions la strada verso il trionfo passa da una semifinale sulla carta proibitiva contro il Barcellona, che sembra aver ritrovato lo spolvero degli anni migliori, con tanti giovani (o giovanissimi) talenti che, a 5 giornate dalla fine, hanno 4 punti di vantaggio sul Real e si apprestano a giocare, sabato 26 aprile, la Finale di Coppa del Re proprio contro le Merengues. Certo la sfida del Clasico, a pochi giorni dalla sfida coi nerazzurri, può rappresentare una grande distrazione per i blaugrana, ma la squadra di Flick avrà comunque il vantaggio di giocare in casa l’andata, non dovendo dunque viaggiare, e di poter avere un giorno in più di riposo, dato che in Spagna sabato si potrà regolarmente giocare mentre Inter-Roma è stata rinviata a domenica per i funerali di Papa Francesco.
Dalla corsa scudetto a quella Champions il passo è breve: Bologna, ancora una volta, è stata un viatico nefasto per i nerazzurri, che già nella stagione 2021/22 si trovarono a perdere clamorosamente per 2-1 (con un errore clamoroso del portiere Radu) vedendo passare un tricolore che sembrava già in tasca sulla sponda rossonera della città.
La storia rischia di ripetersi ma, questa volta, il Bologna è molto più strutturato e consapevole: la squadra di Italiano sta riuscendo nell’impresa di fare meglio di quella di Motta dello scorso anno: oltre ad essere pienamente in corsa per la Champions, con un vantaggio esiguo ma prezioso sulla Juve, i felsinei hanno raggiunto anche una storica finale di Coppa Italia. Il Bologna è in corsa per essere la squadra rivelazione della stagione ma deve evitare cali di tensione nella trasferta di Udine, dove affronterà un’Udinese già salva da tempo ma che sembrerebbe aver staccato la spina, come dimostrano le 5 sconfitte consecutive incassate in Serie A: sulla carta una partita “facile” per i ragazzi di Italiano, ma attenzione al peso di aver tutto da perdere contro una squadra che invece giocherà senza obiettivi né pressioni.
Juventus, Lazio e Roma aspettano passi falsi dei rossoblù per rilanciare la propria candidatura Champions, ma sanno di non essere pienamente artefici del proprio destino.
Nella corsa salvezza le recenti imprese del Parma di Chivu hanno di fatto ristretto, salvo sorprese, la lotta a tre squadre: già virtualmente andato il Monza, salvato per adesso solo dalla matematica, Lecce, Venezia ed Empoli si giocano un solo posto salvezza: i pugliesi partono con un vantaggio esiguo di 1 punto sulle due rivali ma hanno anche il peggior trend nelle ultime 5 gare (1 solo punto contro i 6 del Venezia e i 3 dell’Empoli); inoltre saranno chiamati alla proibitiva sfida esterna contro l’Atalanta, che avrebbe dovuto disputarsi questa sera ma che è stata rinviata a domenica per la tragica scomparsa del fisioterapista pugliese Graziano Fiorita, morto in ritiro proprio alla vigilia della sfida contro i bergamaschi. Saranno da valutare anche le ripercussioni psicologiche sul gruppo di Giampaolo che, ovviamente, è rimasto enormemente scosso dalla tragica scomparsa dell’ uomo, che rappresentava un importante punto di riferimento per lo spogliatoio.
Ritornando al campo, giudice supremo, il Venezia, che sembrava spacciato alla fine del girone d’andata e che invece non ha mai mollato, probabilmente meriterebbe questa salvezza, come la meriterebbe il suo tecnico Di Francesco, che troppo spesso, negli ultimi anni, ha dovuto pagare un conto salatissimo alla sfortuna, basti pensare alla retrocessione della scorsa stagione, all’ultima giornata, con il Frosinone. Venezia-Milan sarà un viatico importante per i lagunari, che in casa hanno già fermato Lazio e Napoli, in una giornata di campionato in cui il Lecce, come detto, andrà a Bergamo e l’Empoli andrà a Firenze.
C’è ancora tanto da scrivere nella storia di questa Serie A, avvincente e imprevedibile: esaurite le parole, a partire da domenica, parola al campo.
L’articolo Milan e Bologna in Finale di Coppa Italia. Per l’Inter 4 partite decisive in 9 giorni proviene da IlNewyorkese.